Gentile Direttore,
all'anonimo estensore dell'articolo pubblicato su targatocn nel quale si lamenta la mancata iscrizione di un gruppo di vespisti amareggiati,giova ricordare che la norma posta in essere dallo scrivente, discende unicamente dal rispetto del regolamento turistico redatto dal Vespa club Italia e al quale tutti i club regolarmente affiliati devono o dovrebbero attenersi.
Pur considerando tale regolamento oggetto di possibile norma transitoria inclusiva, possibilità di cui si è discusso in sede di Congresso nazionale nel marzo u.s. la regola ,allo stato, è quella e ogni accertata trasgressione a cura del vespa club ufficiale che organizza l'evento potrebbe comportare esclusione a calendario nazionale di successivo raduno.
La consegna poi del materiale e del gadget previsto ai non tesserati avrebbe infine potuto generare danno nei confronti di tutti coloro che, regolarmente iscritti al VC Italia,ne fossero stati privati per esaurimento dello stesso generando palese violazione e discrimine nei confronti del tesserato avente diritto. Aggiungerei, per completezza di informazione, che solo dopo è stato consentito l'iscrizione a coloro i quali ne hanno fatto richiesta in virtù di quello spirito e di quella passione che anima noi tutti.
Poi, probabilmente ,vi è stato qualche errore di cui ci scusiamo e che è probabilmente dovuto all'inesperienza di tutte le prime volte e di cui abbiamo fatto tesoro.In conclusione vorrei rammentare all'anonimo estensore che tutti i raduni nazionali e a calendario ufficiale VC Italia costituiscono il frutto di una passione comune che somma più di 50.000 tesserati in tutta Italia che si spendono per regalare a tutti momenti di passione e di condivisione.
Pagano una tessera..... tutti scemi? O i furbi sono altri?
Il Presidente Vespa club Bisalta, Domenico Laghezza













