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Eventi | 15 giugno 2015, 09:53

Alba, omaggio a Patrizia Gosso

Il ricordo di amici e colleghi a 20 anni dalla sua scomparsa

Alba, omaggio a Patrizia Gosso

Si è svolta venerdì sera, 12 giugno, in sala Beppe Fenoglio ad Alba, una serata in omaggio a Patrizia Gosso, organizzata da alcuni colleghi dell’ASL CN2 che l’hanno conosciuta. Ricorrono i 20 anni dalla sua morte, avvenuta all’età di 43 anni per una malattia ematologica.

Nata nel 1952 a Sommariva Bosco, in soli 43 anni è stata capace di creare dal nulla l’Oncologia di Alba-Bra, quando quasi tutti i capoluoghi piemontesi ne erano ancora sprovvisti, è stata consigliere comunale ad Alba dal 1990 al 1995, ha prodotto dipinti di grande impatto raccolti nei “Quaderni di pittura” e soprattutto è stata una donna che ha saputo farsi molto amare e ricordare. In molti ieri sera hanno voluto omaggiarla e rinnovare così i valori che ha incarnato.

Ha dato il benvenuto ai presenti il dott. Federico Castiglione, oncologo dell’Asl Cn2: il radiologo senologo ha aperto il suo contributo ricordando che per Patrizia l’importante era lasciare qualcosa nella nostra vita, cosicché anche nell’assenza potesse esserci il peso della sua presenza.

Il consigliere comunale presente, Pierangela Castellengo, la ricorda come un’antesignana del movimento femminile e soprattutto per la sua accorata partecipazione alle problematiche delle donne malate, per le quali ha creato molte associazioni.

Il dott. Perussia riferisce il messaggio del Direttore Generale dell’Asl Cn2, dott. Francesco Morabito, assente per impegni di lavoro, nel quale si sottolinea che Patrizia ha rappresentato il tratto tuttora caratteristico dell’Asl Cn2, l’eccellenza e l’attenzione al territorio. Inoltre, ne ricorda la grande sensibilità e determinazione anche quando, a metà anni ’80, scoppiò la questione AIDS e lei, insieme ad un altro grande ambasciatore sommarivese, Balestro, organizzarono una serata per spiegare in modo laico ed etico il delicato argomento; soprattutto Perussia rievoca l’attrazione che la Gosso aveva per la questione sociale e la questione ambientale, che incrociava spesso nella sua attività di medico.

Orsolina Bonino, coscritta della Gosso, ricorda che nel 1992, quando Patrizia voleva dare le dimissioni da consigliere comunale, antepose alla sua scelta la richiesta emergente di non far mancare una voce femminile alla vita politica.

Ospite di spicco è stato poi il dott. Oscar Bertetto, originario di Brandizzo, di cui fu consigliere comunale prima e sindaco poi, che della Gosso ricorda la gentilezza del sorriso con cui l’accoglieva ad Alba per gli incontri di lavoro: mancava l’Oncologia a Le Molinette quando già c’era ad Alba grazie a lei. Solo nel 1998 Bertetto fa nascere e dirige l’Oncologia all’ospedale torinese, e in seguito passa alla Rete Oncologica Piemontese, di cui tuttora è direttore. “Il ricordo è importante”, dice Bertetto, “siamo una società che brucia tutto, non ricorda nulla, ma serate come questa ci fanno riflettere sul fatto che persone significative possono contribuire a cambiarla, così come Patrizia è stata capace di cambiare la visione di allora dell’Oncologia, grazie alla tenacia delle idee che portava avanti, a volte anche in modo brusco, e grazie alla nobile eleganza con cui si presentava quand’era ospite ad incontri vari.”Ha poi continuato: “Ha potuto fare quello che ha fatto proprio perché era dolce e tenace insieme, con i piedi per terra ma capace di volare con le idee, come le linee tratteggiate nei suoi quadri.”

La dott.ssa Marinella Destefanis, oncologa dell’Asl Cn2, conobbe la Gosso quando, ancora studentessa dell’ultimo anno di medicina, venne a lei affidata come tirocinante. Ricorda cos’era l’Oncologia per la Gosso, chirurgo, oncologa e palliativista: era già allora continuità assistenziale, era centralità del paziente e famigliari, ed era la possibilità di consentire al paziente oncologico, quando le speranze di guarigione svanivano, di trascorrere l’ultimo periodo della propria vita al domicilio, tanto che nel 1994 fonda l’ADO (Assistenza Domiciliare Oncologica), grazie alla convenzione tra ASL e Lega Tumori, oltre che all’impegno di Patrizia. Esempio di medico che cura il malato, non la malattia, stimolo per i colleghi all’innovazione e alla ricerca, comprese fin da allora l’importanza della sensibilizzazione pubblica e della prevenzione.

Ancora ne ricordano l’impareggiabile e infaticabile impegno il Presidente della sezione di Cuneo della Lega Italiana Lotta ai Tumori, Sergio Giraudo, e l’attuale Presidente dell’ANDOS (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno), dott.ssa Ivana Sarotto, attualmente biologa a Candiolo, all’epoca approdata per il tirocinio all’Anatomia Patologica di Alba. Grata alla Gosso per la concretezza, per aver saputo trasmettere il suo sapere e il suo entusiasmo e per un agire che ha ben coniugato correttezza e rigore scientifico con l’umanità, la Sarotto cede poi la parola ad una donna dell’ANDOS che 30 anni fa ricevette la diagnosi proprio dalla dott.ssa Gosso, e che oggi contribuisce a delineare un quadro di una figura che ha saputo dare spessore all’ospedale di provincia, risaltandone le qualità umane e le indiscusse competenze.

Emil Eirale

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