È nato e cresciuto a Bra il protagonista della storia di questa domenica, il trent'enne Luca, arrivato a Londra per un master universitario di sei mesi, e rimastoci per lavoro e per tutte le opportunità che offre una tra le più grandi metropoli del mondo...ma con un pezzetto di cuore che lo spinge a ritornare a Bra ogni volta possibile.
Perchè sei partito per Londra?
La scelta di partire per Londra è stata del tutto casuale.
Dopo aver concluso i miei studi universitari, ho frequentato un Master in Management presso l' ESCP Europe di Torino. Il percorso prevedeva la frequenza di due campus europei: scelsi per il primo semestre Torino, per poi proseguire gli studi, nella seconda parte, in un'altra città europea. Ecco che mi trovai a dover scegliere tra Londra e Parigi.
Due città magnifiche, ma essendo da sempre affascinato dalla cultura anglosassone, la scelta ricadde su Londra, e sulla possibilità di vivere per un po' in una delle città che più mi incuriosivano e interessavano.
Il 2012 era l'anno delle Olimpiadi e dei festeggiamenti per il sessantesimo anno del regno della Regina Elisabetta, e anche questo ha favorito la mia scelta: come se fosse l'occasione e l'anno ideale per scegliere Londra.
Cosa ti ha convinto a restare a Londra dopo i primi sei mesi?
Mi sono innamorato di Londra dopo pochi giorni dal mio arrivo.
Tutto ciò che a primo impatto potrebbe spaventare, in realtà nel mio caso è stato ciò che più mi ha affascinato; era una realtà completamente diversa da quella da cui provenivo: il caos, i bus sempre pieni, le migliaia e migliaia di persone nella metro, nelle strade...questo è ciò che mi ha convinto a rimanere!
Londra è una città magnifica, sia dal punto di vista delle opportunità personali e lavorative, sia dal punto di vista culturale: poche città possono reggere il confronto!
La maggior parte dei suoi musei sono gratuiti, vi sono immensi parchi nei quali poter passeggiare, riposarsi o fare un picnic, ma anche la possibilità di andare a teatro a vedere un attore di Hollywood esibirsi nel West End, assistere a concerti incredibili, camminare sulle strisce di Abbey Road, il nuovo giardino panoramico al trentaquattresimo piano di un grattacielo....Tutto è unico a Londra!
E dal punto di vista professionale?
È una città unica anche da questo punto di vista!
Ho apprezzato fin da subito la cultura lavorativa che in cui mi sono trovato e penso che alcune opportunità che si possono avere a Londra, siano molto rare altrove.
Eppure non è semplice, come si potrebbe pensare, trovare lavoro.
Ricordo quando un professore, durante il Master, si raccomandò con noi studenti di restare umili perché non sarebbe stato di certo un titolo di studio in più a spianarci la strada verso il successo, perché se è vero che offre opportunità, è pur vero che allo stesso tempo Londra attrae così tante persone che la concorrenza è alta.
Non è esattamente come si pensa: "vai a Londra e trovi lavoro subito".
Io però ho avuto la possibilità di crescere e di togliermi alcune soddisfazioni professionali e di ottenere una buona posizione in un settore che mi appassiona molto: al momento, infatti, lavoro presso un' azienda della Grande Distribuzione Organizzata e mi occupo di vendite.
Nel futuro ti vedi a Bra o a Londra?
Dove sarò? Ancora non lo so: l'unica cosa di cui sono sicuro è che voglio assolutamente continuare a crescere professionalmente e personalmente, facendo più esperienze possibili.
Ecco perché, indipendentemente da dove mi troverò tra uno, cinque o dieci anni, spero di riuscire ad ottenere ancora molte altre soddisfazioni lavorative e personali.
Londra ti offre molto, ma ti chiede anche alcuni sacrifici, il tempo e la famiglia ne sono da esempio.
I viaggi in metro per andare a lavorare o semplicemente per spostarsi più velocemente rispetto ai tipici bus rossi a due piani sono lunghi a confronto con realtà come Bra o Torino in cui, ovviamente, puoi circolare per la città in breve tempo: il giusto presso da pagare per vivere in una delle più grandi ed importanti città del mondo.
Altro compromesso è, poi, la lontananza da famiglia e amici, da cui torno però ogni volta possibile. A Bra, infatti, suono e canto in un gruppo Rock, ma la distanza non ci impedisce di ritrovarci e suonare ogni volta che torno a casa.