Cantano esclusivamente in piemontese o in franco-provenzale, e nel loro repertorio ci sono solo brani della tradizione delle Alpi occidentali: stiamo parlando di una ensemble tutta particolare, composta da una decina di "richiedenti asilo" provenienti da Gambia, Ghana, Sierra Leone, Costa d’Avorio e Senegal. Sono il Coro Moro e sabato 14 novembre alle 21.30 si esibiranno per la prima volta ad Alba, presso il Centro Giovani H-Zone.
Nato nel novembre 2014 a Ceres, nelle Valli di Lanzo, il Coro Moro è un progetto canoro realizzato grazie a due volontari, Luca Baraldo e Laura Castelli.
«Abbiamo incontrato subito i primi 11 richiedenti asilo arrivati qui nell’aprile 2014. Poi ne sono arrivati altri 42 a Pessinetto e siccome siamo tra i pochi che parlano un po’ d’inglese e di francese la prima cosa che abbiamo fatto per aiutarli e dar loro un po’ di sostegno è stato di improvvisare lezioni di italiano», raccontano i due in un’intervista a Vita.it. «Però, non essendo insegnanti, abbiamo usato le tecniche dei nostri vecchi iniziando dalle canzoni».
Dopo lo sbarco, questi ragazzi seguiti da Luca e Laura hanno messo in piedi una realtà solida che ora tuttavia rischia di disperdersi nel caso le domande di asilo non vengano accettate. I membri della band sono: Laura, Luca, Musa, Moustapha, Michael, Yunus, Boto, Maurice, Aliu, Omar, Saiku e Idrissa.
Nel frattempo si esibiscono a feste e sagre in Piemonte e Val d'Aosta, hanno una pagina Facebook, un "merchandising" di magliette con il loro logo e sono saliti anche su numerosi palchi importanti: da Etétrad, il festival valdostano della musica popolare, a Cascina Triulza durante l’Expo di Milano, da Fa’ la Cosa Giusta a Torino a numerose sagre, circoli ed eventi. Dopo la loro esibizione, a chiudere la serata musicale, sarà la volta de La Cricca dij Mes-cià, una giovane band composta da voce, fisarmonica, chitarre, basso, percussioni e fiati che ha nel suo repertorio i più famosi brani della tradizione folkloristica piemontese rivisti in versioni più ballabili e pezzi inediti scritti direttamente di proprio pugno.
Loro stessi si descrivono così: “caldi da piola, bollenti da strada”. A organizzare la serata è stato un gruppo di realtà diverse ma tutte legate dalla stessa voglia di trasmettere un messaggio di solidarietà alle popolazioni migranti che ogni giorno affrontano difficoltà di integrazione, guerre e violenze.
Tra gli organizzatori: l’H-Zone stesso, la Cooperativa Orso, l’associazione Granello di Senape e la band musicale Cricca dij Mes-cià. L’ingresso è libero e gratuito.















