Chi eri prima di partire per Dublino?
In realtà, sono sempre la stessa: sono sempre Marta, una ragazza semplice nata a Cuneo e vissuta a Roata Rossi. Amo la psicologia e mi sono specializzata nel settore all'università di Torino, senza mai smettere di dedicarmi all'altra mia grande passione: i bambini! Di tutte le età ed in mille occasioni differenti, partendo dal volontariato ai Salesiani durante le superiori, agli aiuto compiti, e poi al lavoro con i bambini più piccoli negli ultimi anni di università.
Poi, a settembre, sono partita per lavorare come Au Pair, ragazza alla pari, in Irlanda, a Dublino, grazie ad un grande bel colpo di fortuna.
Mi si è presentata la possibilità a fine estate estate e senza pensarci due volte ho deciso di buttarmi!
Sono partita per mettermi alla prova e per migliorare il mio inglese (anzi, proprio imparare). Mi sono resa conto di quanto sia fondamentale e di quanto sia importante guardare al di là del proprio naso. Viaggiare dà emozioni incredibili: posso ritenermi affetta dalla cosidetta sindrome del "Wanderlust", sono "malata" di viaggi!
Credo però, in oltre, che se visitare e godersi una città puó sia estremamente divertente, in realtà immergersi in essa richieda uno sforzo in più, che vale davvero la pena affrontare!
Può sembrare stupido, una perdita di tempo, ma partire come ragazza alla pari richiede più energie del previsto!
Cosa significa essere una ragazza alla pari....?
É un lavoro davvero particolare, talmente, che forse non può considerarsi un lavoro vero e proprio, cioè che comanda è il ritmo della famiglia.
Sono la compagna di vita delle due bambine che animano questa famiglia. Mi dedico a loro fin dal mattino, con le colazioni ed accompagnandole a scuola, in palestra ed aiutandole nei compiti.
Ciò che più amo è l'ambiente in cui mi trovo a vivere, perchè è sereno e caldo, è come se ogni giorno avessi la sensazione di crescere, di crescere insieme a loro e con loro, con il valore aggiunto di poter vivere con gli occhi "di un'adulta" le bellezze ed i tempi dell'infanzia, dalle gite con la famiglia per visitare bellissime città come Cork, Galway e Belfast ad il semplice fatto di essere svegliata in piena notte dalle bimbe, per un brutto sogno che non le lasciava riposare tranquille.
Non esistono orari, è un lavoro che in realtà invade la tua vita a 360 gradi, il tutto arricchito da un forte legame d'affetto che mi fa sentire parte integrante del nucleo familiare.
Certo è che nei miei momenti liberi: la sera sono libera di uscire per una birra o per andare a qualche festa erasmus dove si scoprono anche possibilità di partecipazioni ad incontri e convegni.
Frequento, infatti, una scuola di inglese, in vista dell'esame di lingua "Cambridge" e anche un corso singolo al Trinity College di Psicologia Clinica, dove, per esempio, la scorsa settimana ho avuto l'occasione di incontrare Dan Brown!
....e cosa significa vivere in Irlanda?
Vivere qui é molto diverso da come ero abitutata e non mi riferisco solo al fatto di non poter trovare facilmente un buon caffèo una classica pizza cotta nel fuoco a legna!
É diverso perché si respira un'energia diversa!
Come mi era stato già detto, la tranquillità,la disponibilità e la gentilezza del popolo irlandese sono impareggiabili! Dublino è una città che offre un ambietente interculturale e cosmopolito, con la vivibilità di una "tranquilla" città di provincia: si puó girare tranquillamente per tutta la città in bici, anche nel centro.
In oltre grandi aziende come Google ed Amazon hanno qui la loro sede europea, per non parlare ovviamente delle prestigiose Università di cui vanta. E' più facile e più soddisfacente trovare un lavoro e forse è anche per questo che ho incontrato un sacco di italiani!
Ciò che mi ha colpito positivamente è la questione del curriculum: se hai intenzione di presentarti a un colloquio o se vuoi fare domanda per un lavoro non devono esserci né foto né data di nascita, come a voler dire "non ci interessa come sei fatto, ma come lavori": apprezzo questa apertura mentale, di comprensione del fatto che non è importante quanti anni hai o se sei di bella presenza; se sei in gamba e sai fare bene qualcosa non esistono ostacoli.
E poi, che dire: gli irlandesi amano dormire quell'ora in più al mattino, il chè, lo ammetto....è semplicemente divino!!
Cosa succederà nel futuro?
Io diventerò una psicologa, anche se questo richiederà ancora del tempo, e molti altri sacrifici e sforzi. Vorrei poter realizzarmi in qualche settore internazionale o che abbia a che fare con progetti interculturali.
Cerco di costruire e di indirizzare il mio futuro quotidianamente, ogni esperienza è un passo in più nella direzione che desidero prendere: puntando alla magistrale di Psicologa Clinica a Bologna, che prevede un anno di studi all'estero, affinando il mio inglese, conoscendo nuove persone e..viaggiando!
Credo di voler ancora intraprendere nuovi viaggi e progetti all'estero, in questi anni. Non so ancora se questo mi porterà a stabilirmi in un altro paese ma non mi dispiacerebbe e se dovessi mai decidere di vivere in un posto diverso dall'Italia, credo che quel posto potrebbe davvero essere Dublino!
L'Italia non è da buttare via, ma si possono "ricaricare le batterie" all'estero e rinfrescarsi un pò le idee per portare a casa qualcosa di nuovo! Scappare non è mai la soluzione giusta, credo però che sia importante crescere e sviluppare ogni possibilità che la vita ti regala.
Vivrei per tutta la vita a Dublino, sono felice..ma quando penso alla mia famiglia, ai miei amici e ai miei cani Bea e Nala, beh...scende una lacrimuccia!