Continua il processo di integrazione culturale per i trenta migranti ospitati all’interno dello stabile di via vecchia Roè, a Paesana.
Proprio ieri, venerdì 20 ottobre, grazie all’interessamento dell’Amministrazione comunale e del sindaco Mario Anselmo, è stata recapitata presso la palazzina dove alloggiano i ragazzi una lavagna che verrà utilizzata nelle lezioni di apprendimento della lingua italiana.
L’episodio torna utile per fare il punto della situazione con Antonio Coppola, della “Immedia srl”, una delle società che hanno ricevuto mandato dalla Prefettura di occuparsi dell’accoglienza dei migranti.
Ad oggi nella struttura di Paesana dimorano 4 eritrei, 1 senegalese e 25 bengalesi.
“Stiamo andando avanti con la scuola – ci ha detto Coppola – In mancanza di volontari abbiamo fatto da soli grazie ai nostri volontari di “Humanitas”, allestendo in quello che era il garage del palazzo due aule scolastiche dove insegniamo ai ragazzi l’italiano. Oggi abbiamo avuto la prima lezione tenuta da un volontario, un insegnante di lingua italiana che abita a Paesana”.
“Abbiamo già tenuto cinque lezioni da due ore ciascuna di lingua italiana – continua Coppola – e siamo arrivati ai pronomi possessivi e alla simulazione di acquisto in un esercizio commerciale. Ai ragazzi insegniamo la lingua contestualizzata in contesti pratici, che possono servire nella vita di tutti i giorni”.
A Coppola abbiamo anche chiesto, dopo qualche mese dall’arrivo in paese, come si possono definire i rapporti con Paesana e con l’Amministrazione comunale.
“Con il Comune direi che i rapporti sono ottimi. Gli amministratori sono lo specchio del popolo che amministrano, e la paura nasce sempre dal fatto di non conoscere determinate realtà. È normale, tutto sta nella capacità di permettere a tutti di guardarsi intorno e di capire. È comunque per noi importante avere un sindaco attento a questo tipo di esigenze. Se i ragazzi saranno limpidi, come già lo sono, e trasparenti nei loro comportamenti, nessuno li noterà più: la dimostrazione che – alla fine – il diavolo non è così brutto come sembrava”.
Novità giungono anche dal fronte “burocratico”: martedì 25 ottobre i primi sei ragazzi saranno a Cuneo a ritirare il permesso di soggiorno, che consentirà loro di richiedere la carta d’identità al Comune di Paesana e – ad esempio – l’assegnazione del medico di medicina generale.
Coppola scherza poi sulla questione della connessione a internet, che in questi giorni ha portato i giovani a “radunarsi” in capannelli nelle zone del paese dove è presente il wi-fi gratuito: “in questi giorni la connessione senza fili è arrivata pure qui, quindi rassicuro che non si troveranno più ragazzi fermi in paese ad utilizzare le reti internet gratuite”.











