È trascorso un anno dal 3 novembre 2015, giorno in cui, con un post sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Fossano Davide Sordella annunciava la chiusura dello stabilimento Michelin, definendolo in assoluto il giorno più brutto del suo mandato. “E' il momento di rimanere uniti come comunità, a tutti i livelli, ognuno cercando di fare la propria parte, non solo a parole. Noi ci dedicheremo a quest’emergenza a tempo pieno, non sono ottimista, molto provato a livello personale, ma non è questo il momento per arrendersi. Fossano è in lutto, ma non molliamo” scriveva nel post di quel 3 novembre.
Ad un anno di distanza resta la consapevole certezza che lo stabilimento Michelin di Fossano chiuderà il prossimo giugno. “Gran parte dei 400 dipendenti dello stabilimento è stata ricollocata, in parte a Cuneo, in parte in altri stabilimenti in Italia o all’estero e altri ancora sono stati assorbiti da altre imprese. Resta aperta la questione dei lavoratori dell’indotto che al momento attuale hanno ancora commesse con Michelin, ma che, alla chiusura, potrebbero avere difficoltà”, ha detto il sindaco Sordella oggi.
“Non siamo ancora stati contattati come amministrazione dalle aziende dell’indotto. Qualora aziende del territorio dovessero avere bisogno di ricollocare dei dipendenti, agiremo con le medesime modalità che stiamo utilizzando per gli ex lavoratori della Riorda. Nel loro caso il centro per l’impiego sta effettuando un’analisi dei profili e si stanno valutando percorsi di inserimento lavorativo e progetti di ricollocazione coinvolgendo il neonato Network che racchiude tutti gli operatori locali pubblici e privati accreditati ai servizi al lavoro” ha spiegato l’assessore al Lavoro e alle Unità Produttive Cristina Ballario. “Fino ad ora le energie impiegate dalla Michelin stessa per la ricollocazione del personale si stanno dimostrando efficaci, ma se rimanessero delle posizioni aperte l’amministrazione è determinata a intervenire.”
Altro punto aperto è quello del futuro dello stabilimento per il quale c’è un ventaglio di opzioni: “Ci sono state riferite diverse opzioni. Ci sono realtà interessate all’acquisizione dell’immobile, ma si tratta di trattative private. Sicuramente l’azienda ha tutto l’interesse a fare sì che l’immobile non resti vuoto”, ha concluso il sindaco.