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Politica | 09 novembre 2016, 19:31

Trump presidente: il commento post Election Day di quattro cuneesi negli Stati Uniti

La vittoria del tycoon newyorkese ha sorpreso tutti, anche i molti italiani presenti negli Usa. La testimonianza di Raffaella, Leonardo, Federica e Raffaele

Times Square in trepidazione durante gli spogli elettorali - Foto di Raffaella Giordano direttamente da New York

Times Square in trepidazione durante gli spogli elettorali - Foto di Raffaella Giordano direttamente da New York

Elezioni che verranno certamente ricordate quelle appena concluse negli States. Dopo una campagna elettorale senza esclusioni di colpi tra il repubblicano Donald Trump e la democratica Hilary Clinton, la lunga notte degli spogli post Election Day ha dato - con grande sorpresa di tutti - la vittoria al tycoon newyorkese.

L’imprenditore passato agli onori della cronaca per i toni accesi del suo linguaggio e per le gaffe poco istituzionali ha strappato comunque la vittoria alla ex first lady e siederà sulla poltrona della Casa Bianca come 45mo Presidente degli Stati Uniti d’America.

Ma come hanno vissuto questo dato storico gli americani? Lo abbiamo chiesto direttamente ai cuneesi presenti in questo momento negli States.

Raffaella, assessore della città di Boves in viaggio negli States, ieri era presente a New York, roccaforte di Hilary.

“La situazione qui è di shock” – ci racconta - Naturalmente erano tutti per la Clinton. Ieri sera eravamo a seguire gli spogli a Times Square dove era concentrata una grande quantità di emittenti. Tutto era pronto per la festa per i democratici che era stata allestita al Rockfeller Center. Festa disattesa: in questo momento i newyorkesi la stanno vivendo come molti britannici hanno vissuto il ‘post Brexit’.’  Tanti i visi lunghi stamattina, convinti che Trump non sia il Presidente ideale per questo paese, ma alla fine hanno accettato democraticamente la scelta degli americani.”

Leonardo studente saluzzese da qualche mese si trova negli States dove studia Business Management and Administration ad Ames città universitaria dell’Iowa, uno degli stati dove Trump ha vinto con il 52% dei consensi.

“Una sorpresa totale a tutti i livelli. Ieri sera abbiamo seguito le elezioni in un pub e l'atmosfera era surreale, nessuno ci poteva credere. Anche i media ed i mercati finanziari non se lo aspettavano. La borsa è crollata di un paio di punti percentuali già durante lo spoglio. Tra le persone che conosco c’è preoccupazione, quelli più spaventati sono ovviamente gli stranieri residenti in Iowa. Studenti che cercano specializzazioni in Europa, lavoratori che pensano di andare in Canada. Il sito dell'immigrazione Canadese è addirittura crollato ieri sera. Ad Ames siamo circa 50mila studenti, quasi tutti ‘Millenials’ e quindi più propensi al voto democratico, non ho conosciuto nessun trumpiano qui. Un dato che però è in controtendenza rispetto a quelle che sono state le votazioni nel resto dell’Iowa.”

Federica è originaria di Fossano e vive e lavora a Rochester in Michigan per un'azienda tedesca del settore automotive, fornitrice delle grandi industrie dell'automobile come GM, Ford e FCA. Sposata con un italiano, prima delle elezioni pensava che sarebbe tornata in Italia qualora a vincere fosse stato Trump. "Ma non me lo aspettavo e credo che molti come noi siano stati sorpresi. Ora penso che, forse, siamo più al sicuro qui. Dobbiamo però guardarci dai vicini armati, con Trump ce ne saranno sempre di più" – racconta - "La cosa è molto complicata. Tutto il discorso dell'immigrazione, messicani, non messicani, muri... L'America vive grazie all'immigrazione. Il Michigan è uno degli stati considerati indecisi e alla fine la scelta è ricaduta su Trump. Il voto della gente è stato a mio avviso più contro Obama e il partito democratico. "

Raffaele è un ballerino fossanese che danza da anni per Les Trocs, compagnia famosa in tutto il mondo. E' stato il primo ballerino italiano a entrare nella compagnia: "Sicuramente non avrei votato per Trump - spiega - è un uomo che non rappresenta né il suo partito né gli Stati Uniti, ma solo se stesso. Un uomo che, in una nazione fatta di immigrati odia gli immigrati, un uomo che si permette di prendere in giro i disabili, un uomo che non crede nel global warming." Secondo Raffaele ci saranno ripercussioni sugli italiani, così come su tutto il pianeta. "Mi pare che gli USA oggi, dopo tante conquiste, abbiano deciso di liberare il loro hard disk cancellando tutti i file necessari per un buon funzionamento del computer, ma mantenendo junk mail e cookies che non servono a nulla."

Pagani - Simonelli - Caponnetto

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