E’ un sindaco decisamente battagliero quello che dallo scorso mese di giugno regge le sorti del Comune di Sampeyre ed al quale nulla sfugge di quello che accade sull’intero territorio nazionale e che – manco a dirlo - viene anche ad peggiorare le condizioni di vita di quella che lui stesso chiama “la sua gente”. Questa volta ad offrire il fianco a Domenico Amorisco è stata “Mamma Rai” che sui primi canali nazionali di Rai 1, 2 e 3 “ha recentemente oscurato le partite di Coppa Italia e continua ad oscurare ripetutamente anche la visione di film”.
Per questi motivi il vulcanico Amorisco ha scritto alla Rai e per conoscenza all’Unione Nazionale Consumatori, chiedendo spiegazioni sull’accaduto, in quanto “con l’oscuramento di alcune trasmissioni, la montagna - dove già c’è carenza del segnale del digitale terrestre e basta un nonnulla come un semplice soffio di vento o semplice goccia di pioggia per interromperlo - viene ad essere ulteriormente colpita”.
Secondo Amorisco “il pagamento del canone pone in essere un contratto nel quale - a fronte dell’avvenuto pagamento da parte dell’utente - deve essere garantita da parte della controparte (la Rai: ndr) la visione completa e non parziale delle trasmissioni programmate sui canali nazionali”.
Nella sua interrogazione, Amorisco sostiene che la Rai “può trasmettere in forma cripata ma lo deve fare su altri suoi canali e non sui canali nazionali perché se lo fa sui canali nazionali, ecco che allora viene a configurarsi una inadempienza contrattuale da parte della beneficiaria del canone di abbonamento (la Rai appunto: ndr) per la quale l’utente ha diritto al risarcimento del danno patito in relazione alle ore di oscuramento che hanno impedito la libera visione dei programmi”.
A questo punto il primo cittadino di Sampeyre chiede se è possibile “conoscere quali provvedimenti intende assumere la Rai a questo proposito per evitare in futuro altri oscuramenti e quali atti riparatori agli utenti privati della libera visione dei canali nazionali intende adottare”, concludendo ricordando che a scrivere è sì un sindaco che vuol tutelare i “diritti” dei propri amministrati “sempre più spesso calpestati in montagna, ma è al tempo stesso un Italiano che chiede alla Rai, che con l’abbonamento, esige ed incassa dei soldi dagli utenti, di dare loro la controprestazione del servizio di libera e la completa visione dei canali nazionali”.
Vedremo quando e soprattutto se e la Rai si degnerà di dare risposte.
Sennò Amorisco pare abbia già pronte altre mosse. Che potrebbero essere clamorose.














