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Saluzzese | 17 gennaio 2017, 07:30

Sampeyre, il sindaco punta la Rai per la criptazione di alcuni programmi: “L’abbonato ha diritto d’essere risarcito”

Lettera alla televisione di Stato ed all’Unione Consumatori: “La mia gente che già subisce la carenza del segnale del digitale terrestre, cui basta un nonnulla come un semplice soffio di vento o semplice goccia di pioggia per interrompere, viene ad essere ulteriormente colpita”

Il battagliero Domenico Amorisco

Il battagliero Domenico Amorisco

E’ un sindaco decisamente battagliero quello che dallo scorso mese di giugno regge le sorti del Comune di Sampeyre ed al quale nulla sfugge di quello che accade sull’intero territorio nazionale  e che – manco a dirlo - viene anche ad peggiorare  le condizioni di vita di quella che lui stesso chiama “la sua gente”. Questa volta ad offrire il fianco a Domenico Amorisco è stata “Mamma Rai”  che sui primi canali nazionali di Rai  1, 2 e 3 “ha recentemente oscurato le partite di Coppa Italia e continua ad oscurare ripetutamente anche la visione di film”.

Per questi motivi il vulcanico Amorisco ha scritto alla Rai e per conoscenza all’Unione Nazionale Consumatori, chiedendo spiegazioni sull’accaduto, in quanto “con l’oscuramento di alcune trasmissioni, la montagna - dove già c’è carenza del segnale del digitale terrestre e basta un nonnulla  come un semplice soffio di vento o semplice goccia di pioggia per interromperlo - viene ad essere ulteriormente colpita”.

Secondo Amorisco “il pagamento del canone pone in essere un contratto nel quale - a fronte dell’avvenuto pagamento da parte dell’utente - deve essere garantita da parte della controparte (la Rai: ndr) la visione completa e non parziale delle  trasmissioni programmate sui canali nazionali”.

Nella sua interrogazione, Amorisco sostiene che la Rai “può trasmettere in forma cripata ma lo deve fare  su altri suoi canali e non sui canali nazionali perché se lo fa sui canali nazionali, ecco che allora viene a configurarsi una inadempienza contrattuale da parte della beneficiaria del  canone di abbonamento (la Rai appunto: ndr) per la quale l’utente ha diritto al risarcimento del danno patito in relazione alle ore di oscuramento  che hanno impedito la libera visione dei programmi”.

A questo punto il primo cittadino di Sampeyre chiede se è possibile “conoscere quali provvedimenti intende assumere la Rai a questo proposito per evitare in futuro altri oscuramenti e quali atti riparatori agli utenti privati della libera visione dei canali  nazionali intende adottare”,  concludendo  ricordando che a scrivere è sì un sindaco che vuol tutelare i “diritti”  dei propri amministrati “sempre più spesso calpestati in montagna, ma è al tempo stesso un Italiano che chiede alla Rai,  che con l’abbonamento,  esige ed incassa  dei soldi  dagli utenti,  di dare loro la controprestazione del servizio di libera e la completa visione dei canali nazionali”.

Vedremo quando e soprattutto se e la Rai si degnerà di dare risposte.

Sennò Amorisco pare abbia  già pronte altre mosse. Che potrebbero essere clamorose.

r.t.

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