Dopo Giandomenico Genta alla Fondazione Cuneo, un altro cuneese si appresta a scalare il vertice di una delle sette più importanti Fondazioni bancarie nazionali. Nel vuoto dei partiti, la piccola associazione “Insieme” ha messo insieme un concentrato di potere che ricorda quello ai tempi della DC.
Le dimissioni del notaio Antonio Maria Marocco, 82 anni, dalla presidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino riaprono per il cuneese Giovanni Quaglia la possibilità di accedere al vertice di quella stessa Fondazione di cui, in passato, era già stato vicepresidente.
La partita per Quaglia – che aveva già in tasca l’appoggio del presidente della Regione Sergio Chiamparino all’indomani della sua elezione a Palazzo Lascaris - sembrava essersi complicata al momento dell’elezione a sindaco di Torino della “grillina” Chiara Appendino. Così però non è stato, visto che il via libera arrivi ora dalla stessa sindaco del capoluogo regionale.
Sindaco di Genola per 11 anni, giovanissimo segretario provinciale della Democrazia Cristiana, consigliere regionale dal 1983 al 1988, Giovanni Quaglia, 70 anni il 20 ottobre 2017, deve la sua notorietà soprattutto al ruolo, ricoperto per ben 17 anni (dal 1988 al 2004), di presidente della Provincia di Cuneo. Pur mantenendo un piede nella politica, da quando ha lasciato la Provincia, si è gettato a capofitto nel mondo della finanza, divenendo – così lo descrivono gli osservatori di questo mondo – “fedelissimo” di Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit.
Ricco il suo curriculum come membro di vari collegi di amministrazione e sindaco di innumerevoli enti. Tra gli incarichi più importanti, oltre ad aver fatto parte in passato del cda di Unicredit, la presidenza dell’autostrada Torino-Savona, che ricopre tuttora.
L’interessato, da noi interpellato, si schermisce: “La voglia di impegnarmi per il territorio, nonostante non sia più giovanissimo, è ancora tanta. Aspetto fiducioso. In queste partite – confessa – le variabili sono sempre tante.”
La sua nomina potrebbe essere formalizzata nell’arco di una settimana o poco più. Se le previsioni della vigilia saranno rispettate, non si può non osservare come l’associazione “Insieme”, di cui Quaglia è stato fondatore, stia concentrando sui suoi esponenti un carico di poteri che, nella Granda, per ricordarla bisogna risalire ai tempi della DC.
Dopo aver conquistato il vertice della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con Giandomenico Genta, ora anche Quaglia approda alla ancor più importante Fondazione Crt. Due, tra le prime sette fondazioni bancarie italiane, sono guidate da rappresentanti di una minuscola associazione politico-culturale di provincia e non va dimenticato che, fino a poco tempo fa, l’attuale presidente della medesima, Antonio Miglio, presiedeva la Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano.













