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Attualità | 06 maggio 2017, 14:30

Puntualità nei pagamenti: per Cribis, le imprese della Granda sono al quinto posto

In provincia il 37,1% delle aziende risulta essere puntuale nei pagamenti commerciali

Foto generica

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Le imprese della provincia di Cuneo, dati aggiornati a fine marzo 2017, si posizionano al quinto posto in Piemonte e 31esime in Italia per puntualità nei pagamenti commerciali, con il 37,1% di imprese che saldano i fornitori alla scadenza. Una performance superiore alla media regionale (35,5%) e nazionale (35,6%), ma inferiore alla media dell’area Nord Ovest (40,7%).

Buone notizie per quanto riguarda i ritardi gravi, le fatture saldate a più di un mese di distanza dal termine pattuito, in cui Cuneo si aggiudica la medaglia di bronzo, con solo il 7,7% di imprese gravemente ritardatarie, contro il 9,6% della media regionale, l’8,4% della media dell’area Nord Ovest e il 12% della media nazionale. In Piemonte, soltanto Biella (7,4%) e Vercelli (7,6%) sono registrano un risultato migliore.

Cattive notizie, invece, sul fronte dei ritardi entro il mese, per i quali le imprese cuneensi si collocano al penultimo posto nella classifica piemontese, col 55,2% d i ritardi, un risultato peggiore della media regionale (54,9%), della media nazionale (52,4%) e della media dell’area Nord Ovest (50,9%). In Piemonte, soltanto le imprese di Torino ottengono un risultato peggiore (57,5%).

Sono alcuni dei risultati dello Studio Pagamenti di CRIBIS, società del Gruppo CRIF specializzata nella business information, aggiornato a marzo 2017, che dimostrano come le imprese di Cuneo siano in salute e affidabili dal punto di vista commerciale nel confronto con la media nazionale e regionale, ma appaiono in difficoltà se paragonate alle imprese dell’area Nord Ovest. Dal confronto col 2010, inoltre, emerge che le difficoltà degli anni di crisi non sono ancora alle spalle: le imprese puntuali, infatti, sono scese di 10 punti percentuali, passando dal 47% al 37,1%, mentre i ritardi gravi sono più che raddoppiati, passando dal 3,6% al 7,7%.

Entrando nel dettaglio delle singole province, le imprese di Biella  si aggiudicano il primo posto per puntualità in regione, con il 46,6% delle aziende che salda le fatture alla scadenza. Sul podio anche le province di Vercelli (42,3%) e Verbano-Cusio-Ossola (41,4%), seguite da Novara (40,3%), Cuneo (37,1%), Asti (36,9%) e Alessandria (35,7%). Chiude la classifica Torino, che si conferma maglia nera in Piemonte col 31,4% di imprese puntuali.

A livello regionale, il Piemonte si conferma in difficoltà sul fronte dei pagamenti commerciali, con solo il 35,5% delle imprese che paga i fornitori alla scadenza. Puntuale, dunque, solo poco più di un’impresa su tre. Pur restando nella prima metà della classifica delle regioni (in ottava posizione), la performance piemontese risulta inferiore sia alla media nazionale (35,6%) sia alla media dell’area Nord Ovest (40,7%), all’interno della quale soltanto la Liguria (31,8%) registra un risultato peggiore.

La situazione migliora leggermente per quanto riguarda i ritardi gravi, le fatture saldate oltre 30 giorni dopo i termini pattuiti, uno dei principali indicatori dello stato di salute delle imprese: Il Piemonte è la quinta regione meno ritardataria d’Italia, col 9,6% di pagamenti oltre il mese, un risultato migliore della media nazionale (12%), ma peggiore della media dell’area Nord Ovest (8,4%), all’interno della qual e, comunque, soltanto la Lombardia registra una percentuale più bassa di cattivi pagatori (7,3%). Un quadro a luci e ombre confermato anche dal confronto con lo scorso anno, da cui emerge che ritardi gravi sono scesi del 3%, ma i pagamenti puntuali sono diminuiti del 2,5%. Il 54,9% delle imprese, dati aggiornati a fine marzo 2017, invece paga entro il mese di ritardo.

Le imprese piemontesi, come evidenziano i nostri dati, sul fronte dei pagamenti commerciali registrano performance sostanzialmente in linea con la media italiana (con uno scarto appena dello 0,1%), anche se appaiono più in difficoltà se confrontate con la media dell’area del Nord Ovest, lontana 5 punti percentuali. Un quadro a luce e ombre confermato dal trend dell’ultimo periodo: rispetto al 2016, se è vero che i ritardi gravi sono calati del 3%, sono anche scesi i pagamenti puntuali (-2,5%) - commenta Marco Preti, Amministratore delegato di CRIBIS - . Il calo dei pagamenti oltre il mese di ritardo va sicuramente interpretato come un indicatore del miglioramento dello stato di salute delle imprese piemontesi. Anche i fallimenti, altro importante indicatore, mostrano infatti ormai da un paio d’anni una costante riduzione. Le stesse aziende però mettono in evidenza che in questi anni hanno dovuto fronteggiare una situazione diffic ile, caratterizzata da una riduzione del giro d’affari e una crescita dei ritardi nei pagamenti e degli insoluti. Tutto ciò è quindi la dimostrazione di come la gestione del credito commerciale sia diventata un fattore centrale della vita aziendale, insieme alla qualità dei prodotti e alle strategie commerciali.

c.s.

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