/ Attualità

Che tempo fa

Attualità | 11 luglio 2017, 15:06

Piemonte, pronto il bando che selezionerà i tutori per minori stranieri non accompagnati

Il tutore, che svolgerà la propria funzione senza compensi né rimborsi, dovrà svolgere il compito di rappresentanza legale assegnata a chi esercita la responsabilità genitoriale

Piemonte, pronto il bando che selezionerà i tutori per minori stranieri non accompagnati

"L'Italia è stato il primo paese che è riuscito a tradurre in legge la cittadinanza attiva". A dirlo è il presidente del consiglio regionale Mauro Laus, presentando il bando di gara per selezionare e formare tutori volontari per minori stranieri non accompagnati.

"Persone", ha proseguito Laus, "che oltre alla prima accoglienza, sappiano dare tutela psicologica, educativa, legale e giuridica ai giovani migranti, per un percorso reale d'inserimento nel tessuto sociale e formativo".

La selezione si articola in tre fasi: la preselezione dei candidati sulla base della domanda presentata, formazione obbligatoria per i candidati in possesso dei requisiti previsti, che dovrebbe partire intorno al mese di ottobre, e iscrizione nell'elenco dei tutori volontari per i candidati che abbiano portato a termine il percorso.

Attualmente, in Piemonte, sono circa mille i minori non accompagnati. "Attraverso il bando", ha commentato la garante regionale dell'infanzia Rita Turino, "miriamo ad introdurre una forma di genitorialità sociale che affianchi questi ragazzi fino al compimento della maggiore età aiutandoli a esercitare i propri diritti ed essere consapevoli dei propri doveri".

Il tutore, che svolgerà la propria funzione senza compensi né rimborsi, dovrà svolgere il compito di rappresentanza legale assegnata a chi esercita la responsabilità genitoriale, perseguire il riconoscimento dei diritti del minore senza discriminazioni, promuoverne il benessere psicofisico, vigilare sui percorsi di educazione e integrazione tenendo conto delle capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni del minore, vigilare sulle condizioni di accoglienza e protezione del giovane e amministrare l'eventuale patrimonio.

Possono candidarsi al ruolo i cittadini italiani, di altro Stato appartenente all'Ue, che siano residenti o domiciliati in un comune del Piemonte e della Valle d'Aosta, che abbiano almeno 25 anni d'età, che siano in possesso di diploma o laurea.

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium