Giusto farsi qualche domanda sui cinesi?

È la terza comunità extraeuropea dopo quella marocchina e peruviana: in tutto sono quasi ventimila i cinesi che vivono in Piemonte, poco meno di 10mila solo all’ombra della Mole Antonelliana. Tra Barge e la vicina Bagnolo, appena quattro chilometri, a cavallo fra le province di Torino e di Cuneo, i cinesi sono più di  1.500: in quell’ area si trova la seconda comunità in Europa per densità rispetto alla popolazione locale.

Proprio sulla base di queste cifre, offerte dagli uffici di statistica comunali, mi sorgono spontanee alcune domande.

Chi ha mai visto il funerale di un cinese? Io ne ricordo uno solo, quello di Mister Hu, il fondatore del primo grande ristorante cinese a Torino, nel 2006. Una sepoltura in pompa magna con decine di carri funebri carichi di corone e ghirlande e centinaia di persone in corteo, tutte vestite di bianco. Per il resto nulla.  Difficile credere che nessun cinese che vive in Piemonte sia deceduto in questi anni.

Così come nessun cinese, probabilmente, si è mai ammalato, partendo dal fatto che io non ne ho mai visto nemmeno uno ricoverato in ospedale o nei Pronto Soccorso.

Certamente vanno a piedi o in bicicletta. Avete mai notato un cinese fare benzina?

Più di un commerciante mi ha raccontato di aver ricevuto la visita di qualche uomo d’ affari cinese che, con la valigetta piena zeppa di euro, voleva comprare il suo negozio o il suo esercizio commerciale. Ma se io non posso pagare più di tremila euro in contanti, come fanno loro ad avere tutto questo denaro liquido e fare affari pagando cash?

MA LO VOGLIO DIRE BEN CHIARO. Non c’ è nulla di discriminatorio né di razzista in queste mie domande. Per cultura e educazione sono aperto a tutte le persone, a tutte le comunità. Mi piacciono le contaminazioni e – se ben cucinati – adoro i ravioli al vapore,  l’ anatra laccata e gli involtini primavera.

Mi piacerebbe però che qualcuno  fosse in grado di rispondere a queste mie domande, a questi miei dubbi. Perché il non sapere può generare qualche sospetto.