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Attualità | 24 ottobre 2017, 07:40

Berlusconi chiama, Alberto Ribezzo risponde: “Siamo abituati ad assumerci le nostre responsabilità”

Il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo, reduce dall’assemblea di Capri, auspica attenzione alle riforme per favorire la ripresa economica a prescindere dalla maggioranza che uscirà dalle urne nella prossima primavera

Berlusconi chiama, Alberto Ribezzo risponde: “Siamo abituati ad assumerci le nostre responsabilità”

Silvio Berlusconi apre la caccia ai candidati della società civile e non poteva mancare all’assemblea dei giovani industriali conclusasi sabato scorso a Capri per cercare nuovi adepti.

Abbiamo interpellato Alberto Ribezzo, 39 anni, titolare dell’Antica Dispensa di Monforte d’Alba e dal giugno di quest’anno presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Cuneo, per capire qual è stata la sua impressione al riguardo. “Per Berlusconi – afferma Ribezzo – si è trattato indubbiamente di un’occasione ghiotta, visto che ormai si è in piena campagna elettorale.

Sono venuto qui oggi – ha detto il Cavaliere - perché vorrei che in qualcuno di voi nascesse lo stesso senso del dovere che ho avvertito io nel ‘94 di dedicare qualche anno della vostra vita al vostro Paese. Se qualcuno ha interesse c’è Francesco Ferri, presidente del nostro Centro studi del pensiero liberale, a cui potete rivolgervi. Ci incontreremo e ne parleremo. Mi auguro che si possa contare davvero su qualcuno che conosce davvero la realtà del lavoro.

L’invito, a quanto riferiscono gli organi d’informazione, pare non sia caduto nel vuoto e molti segnali sono arrivati da diversi giovani industriali in avvicinamento a Forza Italia.

Non è comunque il caso di Ribezzo, il quale non respinge il messaggio ma precisa: “Noi come giovani imprenditori siamo ben consapevoli della responsabilità che ci è richiesta e che ci assumiamo ogni giorno nella conduzione delle nostre aziende. Altra cosa però – puntualizza – è l’assunzione di un impegno politico in prima persona. L’auspicio che facciamo è quello che qualsiasi sarà la maggioranza che uscirà dalle urne si adoperi per favorire e consolidare questo accenno di ripresa che gli indicatori ci dicono si stia registrando dopo anni di crisi.Occorre un piano di riforme che dovrà andare ben oltre la prossima legislatura. Su questo aspetto, indipendentemente dal tipo di coalizione che si affermerà, noi siamo disposti a dare il nostro contributo e non ci sottrarremo alle nostre responsabilità. Compito di Confindustria è anche quello – aggiunge – di offrire proposte, contenuti e progetti che concorrano alla soluzione dei problemi del Paese. Personalmente – conclude -  credo che in quest’ottica il dialogo con le forze liberali sia utile e necessario.

Giampaolo Testa

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