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Attualità | 27 marzo 2018, 18:47

Tassa di soggiorno a Cuneo: “Confcommercio non è contraria ma la questione va ragionata coinvolgendo tutto il territorio”

Luca Chiapella, presidente provinciale Confcommercio Cuneo: “Speriamo che l’amministrazione tenga conto delle valutazioni e delle proposte emerse durante la riunione”

Tassa di soggiorno a Cuneo: “Confcommercio non è contraria ma la questione va ragionata coinvolgendo tutto il territorio”

“Confcommercio non è contraria alla tassa di soggiorno a prescindere, ma crediamo che debba essere stabilita con una decisione del territorio, come è stato fatto in Langa e Roero". Questa la posizione di Luca Chiapella, presidente provinciale Confcommercio Cuneo, emersa nel corso della riunione sulla tassa di soggiorno che si è svolta oggi, martedì 27 marzo, nel Comune di Cuneo.

Una tassa che l’amministrazione intende approvare già nel prossimo consiglio comunale. "Capisco l’esigenza del Comune di introdurla a bilancio entro il 31 marzo, come prevede la legge di stabilità - continua Chiapella -, ma non vorrei che la fretta portasse cattivi consigli. Cuneo è una città turistica e ci auspichiamo aumenti la sua capacità ricettiva ma in questo momento dobbiamo ricordarci che i numeri delle presenze sono all’80 per cento per motivi di business e non per svago. C’è poi un discorso di stagionalità che ha picchi in certi periodi dell’anno, con l’arrivo di turisti legato alle vacanze, alla bella stagione. Certo se ci fosse un evento al mese, allora il ragionamento sulla tassa di soggiorno potrebbe essere fatta in maniera diversa. Noi sappiamo, però che sono pochi gli appuntamenti che attirano i turisti e parliamo della Fiera del Marrone, della Fausto Coppi, dll’Illuminata. Sono pochi i momenti dell’anno che catalizzano un turismo certo".

"Confcommercio è aperta a trovare soluzioni - conclude Chiapella -: a collaborare e ad essere propositiva ma in pochissimi giorni approvare una tassa simile mi sembra davvero eccessivo. Inoltre la maggior parte della campagna estiva per attirare i turisti è già partita con tanto di preventivi e non si possono cambiare e non dimentichiamo che per certe realtà ricettive questa tassa di soggiorno quantificata dall’amministrazione comunale, rappresenta il 20 per cento del totale. Una per percentuale molto alta, esagerata. L’obiettivo comune è quello di tutelare un settore strategico per la nostra città e il nostro territorio come quello del turismo. Ricordiamo che se un turista alberga in città coinvolge nel suo giro di acquisti anche altre realtà: dal bar al negozio di abbigliamento ai ristoranti. La tassa di soggiorno non è un tabù ma bisogna ragionarla bene. Siamo parzialmente soddisfatti per l’incontro avuto oggi in Comune ma nulla è ancora stato definito in senso assoluto, auspichiamo che l’amministrazione tenga in considerazione le valutazioni e le proposte emerse oggi al tavolo”.

c.s.

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