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Al Direttore | 06 aprile 2018, 11:01

Investita insieme alla figlia ad Argentera da una sciatrice che non si è fermata a soccorrerla: la testimonianza di una lettrice

Riceviamo e pubblichiamo

Investita insieme alla figlia ad Argentera da una sciatrice che non si è fermata a soccorrerla: la testimonianza di una lettrice

Oggi con la mia famiglia sono stata ad Argentera a sciare e pensavo di trascorrere una bella giornata.

Purtroppo non è iniziata bene perché alla prima discesa - subito dopo l'apertura degli impianti, mentre scendevo lentamente perché avevo davanti la mia bambina che è principiante e anche perché pure io ormai 50enne non sono così brava - è sopraggiunta una donna all'apparenza non così giovane, ma probabilmente più esperta di me a sciare ad alta velocità. Se io non mi fossi schivata sulla destra, mi avrebbe investito e magari anche "ammazzata".

Purtroppo gli incidenti possono capitare, ma quello che mi ha fatto stare veramente male è stato il suo comportamento. Ha iniziato alla curva successiva (ad almeno 10 metri di distanza) ad insultarmi dicendo che non si sta fermi in mezzo alla pista.

Premetto che non ero ferma, stavo soltanto scendendo secondo le mie capacità e seguendo l'andamento di mia figlia, se fossi stata ferma non avrei potuto ancora schivarla e buttarmi sulla destra. In ogni caso sono caduta, mi sono fatta male alla gamba e lei non solo non mi ha chiesto se mi ero fatta male, mi ha pure insultata e quando è arrivato il suo compagno ha continuato ad insultarmi con lui.

Scesa a valle ho raccontato il fatto a mio marito e ho deciso di non fare il giro successivo  per aspettarla e fare un po' di chiarezza. Purtroppo non sono riuscita ad identificarla (mi pare avesse una giacca o qualcosa di color verde acqua). Mentre aspettavo ho chiesto ad un maestro di sci, raccontandogli la vicenda, quali fossero le regole da rispettare in pista.

Lui mi ha detto che la signora sarebbe da denunciare ai carabinieri perché oltre ad avere torto perché la colpa è solitamente di chi arriva da monte, ha commesso il reato di omissione di soccorso, aggravata dagli insulti nei miei confronti.

Ho smesso di parlare dell'accaduto per non fare tornare in mente quell'episodio a mia figlia. Desiderei che questa mia lettera venisse pubblicata in modo che anche la stessa signora la potesse leggere ma soprattutto perché fatti del genere non accadano più. Esiste ancora l'educazione e la parola scusa è sempre la migliore!

La ringrazio per l'attenzione e Le porgo i miei più distinti saluti.

UNA SCIATRICE MOLTO RATTRISTATA

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