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Solidarietà | 24 novembre 2018, 20:02

Al notaio Vincenzo Toppino il Premio Gratitudine 2018

La Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra premia il notaio di Castellinaldo con la passione per la pallapugno “per l’alto valore filantropico del suo generoso gesto a beneficio del bene pubblico e per aver contribuito all’eccellenza del Nuovo Ospedale attraverso la Fondazione”

Il notaio Vincenzo Toppino con il giovanissimo Nicola Milanesio, entrambi benefattori della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra, diretta da Luciano Scalise

Il notaio Vincenzo Toppino con il giovanissimo Nicola Milanesio, entrambi benefattori della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra, diretta da Luciano Scalise

 

Dare. Ricevere. Restituire. Sono le parole chiave del “Premio Gratitudine” istituito nel 2016 dalla Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus, che oggi pomeriggio alle 17, presso la Sala del Consiglio Comunale Teodoro Bubbio di Alba ha visto lo svolgimento della sua terza edizione. Protagonista di giornata, il notaio Vincenzo Toppino, originario di Castellinaldo, che ha donato recentemente 5 milioni di euro all’ente no-profit di diritto privato che, da anni, si adopera per contribuire ad allestire e rendere la struttura ospedaliera pubblica in costruzione a Verduno una eccellenza all’interno del panorama della sanità del territorio piemontese e nazionale. Questa la motivazione del premio: “Per l’alto valore filantropico del suo generoso gesto a beneficio del bene pubblico e per aver contribuito all’eccellenza del Nuovo Ospedale attraverso la Fondazione”.

“È per me una grande emozione ricevere questo premio – ha dichiarato il notaio Toppino –. Nel 1968, anno in cui ho ricevuto il sigillo notarile, incominciai a fare atti, ogni anno sempre di più: un giorno ne feci trenta. Dopo 47 anni di lavoro, sono arrivato alla cifra di 84.000 atti. Iniziai a pensare: quando morirò, cosa me ne faccio di tutti questi soldi guadagnati grazie a coloro che mi hanno dato fiducia? Voglio restituire loro una parte. Ho voluto donare questa somma alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra, di cui sono tra i soci fondatori. Quale modo migliore per restituire a chi mi ha dato tanto se non contribuire, attraverso la Onlus albese, a far diventare il nuovo nosocomio a Verduno una struttura di eccellenza a vantaggio di tutto il territorio e di chi mi ha voluto bene?”. Il notaio Toppino ha quindi ricordato i tre capisaldi della sua professione: essere semplici (“mai far cadere le cose dall’alto”), essere disponibili (“ho fatto atti in qualunque momento e in qualunque posto”) e avere grande padronanza della materia notarile. Con la sua fedele Olivetti Lettera 22, con un tasto – sempre lo stesso – che spesso si incastrava, il notaio Toppino ha girato in lungo e in largo Langhe e Roero, fino al maggio 2015. È comunque rimasto aggiornato sugli istituti del diritto societario, tanto da citare il cosiddetto “drag along”, principio legato al “trascinamento” dei soci, applicato in questo caso alla solidarietà: “Vorrei trascinare altri professionisti, imprenditori e persone del territorio a dare vita a un circolo virtuoso”.

A consegnare il riconoscimento, Bruno Ceretto, Presidente della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus, insieme a Sandra Vezza, Socio Partecipante della Fondazione e proprietaria di Gufram – azienda leader del design italiano dal 1966 –, realizzatrice e donatrice della scultura stilizzata “THANK YOU”, simbolo del Premio.

Bruno Ceretto ha dichiarato: “Sono onorato di assegnare il Premio Gratitudine 2018 al Notaio Vincenzo Toppino. Il suo deve essere un esempio a cui ispirarsi, nella speranza che i generosi abitanti di questo territorio ci aiutino a rendere sempre migliore il nostro ospedale. Permettetemi, inoltre, di ricordare un piccolo ma straordinario gesto da parte di un bambino, che sentendo parlare di nuovo ospedale e della Fondazione, negli anni in cui frequentava la scuola di infanzia della Miroglio, portò alle maestre una busta con 3,31 euro, la paghetta che gli aveva donato il nonno per averlo aiutato nei lavori dell’orto. Quel bambino, oggi un ragazzo, si chiama Nicola Milanesio, ed è qui con noi: noi vogliamo portarlo ad esempio per il gesto spontaneo, perché è di esempi come questo che abbiamo bisogno per cementare la nostra comunità e perseguire il bene pubblico. Sappiate che 172.000 abitanti della nostra ASL, moltiplicati per 3,31 euro, fanno 570.000 €: potremmo comprare una TAC all’anno. Lasciatemi ancora aggiungere poche parole per raccontarvi di come un luogo a noi molto affine, la Borgogna, ha saputo inventarsi una formula che oggi è diventata orgoglio per i suoi abitanti e per il suo territorio e ha dato vita all’Hospice de Beaune. I proprietari di vigneti senza eredi hanno scelto di regalare all’ospedale i loro terreni che poi l’ospedale ha dato in gestione e affitto ai sapienti produttori locali. Alcuni dei più eccellenti vini di Borgogna che bevete vengono da quelle vigne che da 200 anni alimentano l’ospedale cittadino. Come Fondazione stiamo studiando per realizzare questo progetto anche per il nosocomio a Verduno. Magari partendo dalla Vigna di Cavour, ai piedi del castello di Grinzane, che vorremmo tornasse – se non di proprietà – almeno in comodato alla Fondazione”.

Luciano Scalise, Direttore Generale della Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus, ha aggiunto: “Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che sostengono la nostra Onlus. Oggi, in particolar modo, voglio esprimere gratitudine al nostro socio fondatore, il Notaio Vincenzo Toppino. I cinque milioni donati come frutto del suo instancabile lavoro hanno anche un valore simbolico oltre che economico. È un gesto di profondo riconoscimento che Vincenzo ha voluto restituire, in segno di gratitudine, a chi tanto gli ha dato durante la vita professionale. Quest’anno abbiamo voluto caratterizzare la terza edizione del Premio con le parole 'Dare, Ricevere, Restituire', proprio per enfatizzare questo concetto. Grazie a questa importante donazione la nostra Fondazione ha potuto acquistare il sistema robotico Da Vinci, in funzione da settembre scorso presso l’ospedale San Lazzaro. Ma non solo: stiamo inoltre acquistando il laboratorio di anatomia patologica con la relativa strumentazione e la sala emodinamica. La Fondazione riceve, La Fondazione restituisce: questo è il nostro modo di ringraziare e lo stimolo che ci aiuta a continuare, con passione, il lavoro al servizio della nostra gente e dell’intera comunità”.

Il Premio Gratitudine 2018 si è concluso con l’assegnazione delle targhe di Gratitudine a Gian Piero Moretto, per la capacità di realizzare in tempi rapidissimi, attraverso la Sisi, tutta la rete fognaria, che ha consentito di dare una forte accelerazione in previsione della futura apertura del nuovo ospedale a Verduno, grazie anche alla collaborazione del compianto Giuseppe Vivaldi, ricordato attraverso i figli. A ricevere la targa di riconoscimento anche Nicola Milanesio, il bambino che donò la propria paghetta alla Fondazione, il notaio Lucia Cotto, che gratuitamente si è occupata dell'atto di donazione del notaio Toppino, e Maddalena Boella, per una importante donazione per il reparto di Pediatria.

Tra gli altri interventi, anche quello dei sindaci del territorio, attraverso un videomessaggio, dei vertici dell'Asl e di diversi medici che hanno portato il proprio ringraziamento al notaio Toppino, ricordato per la sua generosità anche da Franco Drocco, presidente della Fondazione per lo Sferisterio Mermet che, nel corso della settimana prossima, secondo quanto annunciato dal suo presidente, dovrebbe definitivamente acquistare la proprietà dello storico tempio della pallapugno albese, grande passione del “nudarin”, affettuoso soprannome del notaio Toppino.

 

Pietro Ramunno

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