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Curiosità | 02 febbraio 2019, 18:50

Bra, applausi per i nuovi membri dell’Anioc nel ricordo sempre vivo dei soci defunti

Il cavaliere Stefano Milanesio: “Portate con orgoglio questa medaglia, che non è data a tutti”

Foto di Luciano Cravero

Foto di Luciano Cravero

Da sabato 2 febbraio la delegazione braidese dell’Anioc (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche) si è arricchita di otto nuovi membri. Nella superba cornice di Palazzo Mathis, sono stati applauditi il Maestro del Lavoro Claudio Testa, i cavalieri Nadia Albarani, Margherita Bucciol, Francesco Laurenti, Arcangelo Galante, Johnny Stenta, Roberto Rolfo e l’Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Armando Verrua.

Per questi ultimi due anche la medaglia di soci benemeriti. Di fronte ad una platea composta da famigliari, amici e simpatizzanti, i neo iscritti hanno ricevuto la tessera di appartenenza al sodalizio direttamente dalle mani del presidente Anioc Bra, Stefano Milanesio e del segretario, Giacomo Berrino.

L’ordine dei Cavalieri è stato istituito dalla Legge n. 178/1951 nel senso del riconoscimento che l’Italia tributa a cittadini ritenuti meritevoli di benemerenze per aver testimoniato il senso di appartenenza a questo Paese, attraverso l’impegno profuso nel lavoro e nella vita quotidiana per la costruzione di una società migliore. La giornata era cominciata di prima mattina con l’alzabandiera e gli onori ai soci defunti, presso il monumento dedicato, sito in piazza XX Settembre.

Ad alta voce sono stati scanditi i nomi dei cavalieri: Vittorio Taricco, Ortensio Ciravegna, Antonino Balocco, Domenico Asselle e Umberto Ometto. Per loro la preghiera ed il pensiero commosso di tutti i 49 membri che formano la famiglia dell’Anioc. La riunione, che è seguita, ha permesso al presidente, cavaliere Stefano Milanesio, di salutare i convenuti ed affrontare i temi all’ordine del giorno, tra cui i ringraziamenti e l’apertura delle porte dell’Anioc a tutti coloro che, insigniti di onorificenze cavalleresche dello Stato e Pontificie, desiderano entrare a far parte di questa Associazione.

Ringrazio Bruna Sibille che ci ha dato una grande mano, snellendo la burocrazia. Ringrazio gli assessori Fabio Bailo e Luciano Messa, che ci hanno aiutato con il monumento. Ringrazio il nostro segretario provinciale, Grande Ufficiale Clemente Malvino, sempre presente ed autentico trait d’union con il segretario generale Conte Maurizio Monzani e le altre delegazioni territoriali. Ringrazio tutto lo staff direttivo ed il cavaliere Maurizio Vuerich per la sua grande disponibilità”. Quindi, il Presidente ha fornito qualche numero: “Nel 2016, a seguito della festa, abbiamo raccolto 832 euro, che abbiamo devoluto all’Aghav. L’anno scorso, in occasione dell’inaugurazione del monumento Anioc, abbiamo raggiunto la cifra di 600 euro e ciò grazie alla ditta Omler, nella persona della signora Nadia Albarani e dei suoi famigliari che hanno davvero un cuore grande. Allo stesso tempo, ringrazio la Tecnocat di Bra che ci ha dato anche il suo contributo”. Una medaglia per la generosità e l’impegno profuso nel servizio all’interno dell’Anioc, è stata riconosciuta al cavaliere Giovanni Barbero, visibilmente emozionato dall’applauso della platea.

Il saluto dell’Amministrazione comunale è stato portato dall’assessore alla cultura Fabio Bailo: “L’Anioc è una realtà importante per il messaggio che trasmette. Coloro che sono stati insigniti di un titolo cavalleresco è perché hanno dimostrato di valere nella vita con il loro impegno sociale. Mi piace pensare che i titoli cavallereschi abbiano sostituito i vecchi titoli nobiliari. Ciò è decisamente meglio, perché i titoli nobiliari erano titoli di sangue e, dunque, si trasmettevano anche a soggetti che non avevano meriti particolari: si poteva essere lazzarone ed essere principe, si poteva essere nullafacente ed essere marchese. Per fortuna, questo mondo è stato migliorato con la Repubblica ed è nata una nuova forma di nobiltà, che si fonda sul lavoro, sull’impegno, sulle capacità. L’Anioc è la parte migliore di questo Paese. Tutti coloro che fanno parte di questo sodalizio hanno dimostrato di saper fare cose buone e utili e, in una società che ha bisogno di esempi positivi, ciò è significativo. La sala affrescata di palazzo Mathis, uno del palazzi più belli della città e dell’intero territorio, è la perfetta risposta all’importanza dell’Anioc, che si pone come ponte tra le generazioni”.

A queste parole, hanno fatto eco i discorsi del Grande Ufficiale Giacomo Purcaro, vicepresidente Anioc e del commendatore Giacomo Pirra, revisore dei conti. Quest’ultimo ha ancora di più sottolineato come l’Associazione abbia i connotati di una grande famiglia e di come si senta forte la mancanza dei soci defunti, in particolare del cavaliere Vittorio Taricco, che ha lasciato in eredità alti valori umani, resi tangibili dal monumento che in questi giorni appare ancora più suggestivo per le tracce di neve. Infine, il delegato provinciale, Grande Ufficiale Clemente Malvino, ha dato appuntamento a tutti alla festa provinciale, che si terrà il prossimo 13 ottobre in quel di Fossano. Per i nuovi iscritti, che ora potranno fregiarsi della spilla Anioc, anche la strenna del cavaliere Stefano Milanesio: “Portate con orgoglio questa medaglia, che non è data a tutti”. Il lieto fine dell’evento è stato dato dal lauto rinfresco e dalla foto collettiva di rito, a cura del cavaliere Luciano Cravero. Simbolo di questa giornata sono stati il gonfalone Anioc ed il Tricolore, quale vessillo di libertà, simbolo di un popolo che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di uguaglianza e di giustizia.

 

Silvia Gullino

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