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Agricoltura | 29 aprile 2020, 07:30

Il Tavolo sull’emergenza frutta nel Saluzzese sta ottenendo i primi risultati concreti e positivi dalle Istituzioni

All’ultima riunione, in videoconferenza, il presidente e l’assessore all’Agricoltura della Regione, Cirio e Protopapa, hanno assicurato aiuti alle aziende che si assumono l’onere di allestire, nelle loro sedi, strutture di ospitalità per i braccianti stranieri. Inoltre, si sono resi disponibili ad attivare una piattaforma che faccia incontrare domanda e offerta di lavoro nel comparto. I senatori Taricco, Bergesio e Perosino hanno mantenuto la promessa che sarebbe stato approvato l'aumento dal 50 al 70% dell’anticipo dei fondi Pac per dare liquidità alle imprese e si sono impegnati a facilitare, con ulteriori provvedimenti, l’assunzione di manodopera locale

I partecipanti all'ultima videoconferenza del Tavolo sull'emergenza frutta nel Saluzzese ascoltano l'intervento del presidente regionale Alberto Cirio

I partecipanti all'ultima videoconferenza del Tavolo sull'emergenza frutta nel Saluzzese ascoltano l'intervento del presidente regionale Alberto Cirio

Il Tavolo sull’emergenza frutta nel Saluzzese prosegue il proprio lavoro. Sempre in videoconferenza. Con l’obiettivo di trovare delle soluzioni condivise per il problema della raccolta nei campi, durante la quale, a causa dell’epidemia coronavirus, potrebbe mancare almeno il 50% della manodopera straniera impiegata negli anni passati.

Nell’ultimo incontro i rappresentanti delle Organizzazioni di Produttori Asprofrut, Ortofruit Italia, Jolly Fruit, Joinfruit, Rivoira, Solfrutta e Lagnasco Group, delle Associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura e Cia, poi di Confcooperative e dei quattro Comuni della zona di Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Saluzzo e Verzuolo, sono partiti da quanto era già stato messo in campo nelle settimane precedenti per approfondire le questioni.

Cercando risposte alle tre principali richieste inoltrate alle Istituzioni nazionali e locali. E cioè: non potendo più i quattro Comuni allestire delle strutture pubbliche a causa dell’emergenza virus, trovare il sostegno economico a favore delle aziende agricole per organizzare, nelle loro sedi, l’ospitalità degli stranieri; reperire dei lavoratori italiani (studenti, disoccupati, cassaintegrati, chi percepisce il reddito di cittadinanza, pensionati) da pagare attraverso strumenti agili come i voucher agricoli semplificati; defiscalizzare i contributi previdenziali dei lavoratori esteri assunti, come hanno fatto le nazioni concorrenti del settore Germania, Spagna e Portogallo, così da consentire alle imprese una maggiore competitività a livello europeo, ma anche avere delle risorse in più da destinare all’alloggiamento dei braccianti.

Il Tavolo ha fatto notevoli passi in avanti. Durante l’incontro, infatti, hanno portato il loro contributo concreto il questore di Cuneo, Emanuele Ricifari, i senatori eletti in “Granda”, Mino Taricco e Giorgio Bergesio della Commissione Agricoltura e Marco Perosino di quella Finanze e Tesoro; gli esponenti regionali: il governatore, Alberto Cirio, l’assessore all’Agricoltura, Marco Protopapa, e il consigliere Paolo Demarchi; il presidente della Provincia, Federico Borgna.  

E proprio dalla Regione sono giunte le prime risposte positive. L’assessore Protopapa: “Essermi trovato di fronte a un territorio così compatto e coeso che, davanti alle criticità del momento ha saputo fare squadra, ci dà la fiducia per affrontare i problemi”.

Poi ha annunciato due importanti provvedimenti. Il primo: la riapertura del bando legato alla Legge Regionale 12 del 2016 (primo firmatario l’allora consigliere Allemano), in cui si prevedevano dei contributi destinati alla sistemazione temporanea degli stagionali agricoli nelle aziende. Ora con una dotazione iniziale di 97.000 euro, però con l’impegno ad individuare altri fondi per incrementarla.

Il secondo: l’attivazione della piattaforma unica regionale per far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro nei campi, che può svolgere il ruolo di collante fra le tre già rese operative nelle settimane passate dalle Associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura e Cia.

Il governatore Cirio ha dato il pieno appoggio alle iniziative. “Se - ha affermato - l’affitto dei container per l’alloggiamento dei braccianti è per voi la soluzione migliore, mi impegno a cercare le risorse necessarie inserendole nella Legge alla quale stiamo lavorando. Questa è una situazione delicata e lo era già da qualche anno. La Regione ha l’obbligo di evitare che, oltre a un problema economico, il tutto possa diventare un’emergenza sanitaria”.

Ma anche Taricco, Bergesio e Perosino, pur su fronti politici diversi, hanno mantenuto la parola di trovare soluzioni condivise sulle questioni poste dal Tavolo.   

E’ stato convertito in Legge l’aumento dal 50 al 70% dell’importo per il quale le imprese possono chiedere l’anticipo dei fondi della Politica Agricola Comune (Pac), in modo da garantire maggiore liquidità gli imprenditori del settore. Inoltre, c’è stato l’impegno di definire in modo organico, con ulteriori provvedimenti, alcune altre problematiche: gli incentivi al riadattamento di strutture aziendali dismesse da destinare all’ospitalità; le semplificazioni economiche per favorire la manodopera locale; la riduzione degli oneri fiscali e previdenziali al momento solo a chi percepisce il sussidio da cassaintegrato o il reddito di cittadinanza, ma intende raccogliere la frutta.

Il questore Ricifari, riguardo alla manodopera straniera, ha chiarito: “Allo stato attuale chi si sposta da un’altra Regione per motivi di lavoro può farlo solo se in possesso di un contratto o di un documento equivalente. In ogni caso, poi, deve dimostrare la propria negatività al virus, oppure scegliere la quarantena volontaria”.

Hanno commentato i rappresentanti del Tavolo: “Quasi quattro ore di riunione a distanza, però con tutti i presenti forse mai così vicini negli obiettivi da perseguire”.  

LE QUESTIONI IN BALLO PER IL PROSSIMO INCONTRO

Gli interventi sui quali il Tavolo sta lavorando in preparazione della prossima videoconferenza sono diversi: l’elaborazione di un protocollo sanitario da concertare con le autorità preposte e al quale attenersi durante l’ospitalità dei lavoratori in azienda; l’elenco delle imprese interessate a farsi carico dell’accoglienza degli stessi braccianti e la quantificazione dei relativi costi che potrebbero essere, per una quota, coperti dai finanziamenti regionali erogati attraverso i Comuni; le modifiche dei Regolamenti edilizi da parte degli stessi Enti locali che snelliscano le pratiche burocratiche per il collocamento dei moduli abitativi nelle proprietà delle imprese.

Su quest’ultimo aspetto sono già stati coinvolti i 36 Comuni della “Granda” in cui sono presenti impianti frutticoli per estendere i problemi del settore a tutte le aree interessate alle questioni e far sottoscrivere un’ulteriore documento, da inviare ancora alla Regione, che sottolinei il problema dell’ospitalità. Al momento, oltre all’Ente Provincia, hanno aderito 27 Comuni: Bagnolo, Barge, Brondello, Busca, Cardè, Casteldelfino, Costigliole, Cuneo, Dronero, Faule, Gambasca, Lagnasco, Manta, Martiniana Po, Moretta, Ostana, Paesana, Pagno, Piasco, Revello, Saluzzo, Sanfront, Savigliano, Scarnafigi, Tarantasca, Torre San Giorgio e Verzuolo.           

Sergio Peirone

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