Non arrivano solo dalla Giunta comunale le proposte per ripensare la mobilità della città di Cuneo nell'ottica delle misure di distanziamento sociale a scopo sanitario dettate dalla "fase di convivenza" con il Covid-19: anche le locali assoiazione ambientaliste - FIAB Cuneo Bicingiro, Forum Mobilità Cuneo, Legambiente Cuneo, Pro Natura Cuneo - si sono date da fare, puntando l'attenzione sulla bicicletta come mezzo di locomozione principale.
- LE PROPOSTE NELLO SPECIFICO
. Realizzazione di un itinerario ciclabile di emergenza in sola segnaletica in entrata a Cuneo tramite i due ponti per unire le frazioni Oltregesso e Oltrestura con l’altopiano
. Realizzazione di un itinerario ciclabile di emergenza in sola segnaletica in corso Nizza, corso Giolitti, corso Vittorio/Galileo Ferraris, Lungo Stura XXIV Maggio e Lungo Gesso Giovanni XXIII (che sono in progetto ma non realizzabili), e in via Savona
. "Zona 30" estesa a tutta la città con pittogrammi chiari e visibili sul pavimento stradale anche nelle strade attualmente con limite a 50
. Realizzazione di bike lane anche come elemento di raccordo tra due piste ciclabili per permettere gli attraversamenti con maggiore sicurezza
. Realizzazione di itinerari ciclabili di emergenza e bike lane alla rotonda doppia di Borgo San Giuseppe, importante snodo verso Madonna delle Grazie e il centro commerciale lungo via Savona
. Aumento del numero di portabici e di rastrelliere con posti bici
. Aumento di aree pedonali con chiusura al traffico per permettere l’accesso alle scuole in bici e a piedi
. Impostazione del doppio senso ciclabile su alcune strade, per velocizzare gli spostamenti (soprattutto nel centro storico e in Cuneo centro)
Si tratta di proposte, secondo gli scriventi, assolutamente fattibili nell'immediato e già presenti nel PUMS. Anzi, è facile notare come le richieste delle associazioni e le priorità d'intervento indicate dalla Giunta comunale - e illustrate ieri sera (martedì 19 maggio) in una commissione ad hoc - non solo vadano in generale nella stessa direzione, ma addirittura siano perfettamente sovrapponibili.
"L’esigenza di una riorganizzazione urbana che tenga in considerazione la salute dei cittadini ha prodotto cambiamenti in molte città in Italia e in Europa, dove si stanno attuando interventi provvisori, finalizzati ad unico obiettivo - si legge ancora nella comunicazione delle associazioni ambientaliste - : incrementare l’uso della bicicletta e ridare nuovi spazi a pedoni e ciclisti per garantire una mobilità efficiente e con la necessaria garanzia della sicurezza sanitaria".













