/ Economia

Economia | 08 luglio 2020, 06:00

Come scegliere il giusto compro oro per valutare

Basta fare un giro tra i piccoli borghi urbani per accorgersi di piccoli negozietti cresciuti qui e là, i cosiddetti, compro oro

Come scegliere il giusto compro oro per valutare

Basta fare un giro tra i piccoli borghi urbani per accorgersi di piccoli negozietti cresciuti qui e là, i cosiddetti, compro oro. Queste attività commerciali rientrano nel novero delle gioiellerie e oreficerie, ovvero codice ATECO 47.77.  Complice la semplice voglia di liberarsi di oggetti che non si utilizzano più o forse la crisi economica che impazza dopo l'epidemia del Covid-19, questi esercizi rappresentano uno tra i business più redditizi del nostro ventennio.

Vista la loro grande quantità, può essere difficile capire a quali affidarsi e a quali no. Per questo, ne abbiamo parlato con Samantha Maccarrone che gestisce un compro oro a Catania, Orofollia. Per cui, niente paura! Nelle prossime righe, puoi trovare alcuni utili consigli in merito.

Cosa prevede la legge

Da qualche anno a questa parte, chi vuole aprire un compro oro deve soddisfare requisiti molto severi. Oltre ad avere la fedina penale pulita, e una relazione accurata sul soggetto deve essere richiesta alle forze di polizia competenti, deve infatti iscriversi al registro degli operatori compro oro, istituito all'uopo presso l'A.O.M.

La normativa che novella l'operazione di compro oro (intendendosi per tale sia l'acquisto che la vendita di oggetti in oro usati da privato) è sancita dal decreto legislativo 92 del 25.05.2017, il quale garantisce un insieme di adempimenti per l'operatore compro oro.  Se mancano questi aspetti, non significa che il proprietario è serio o meno, ma che sta violando la legge. Dal momento che – per fortuna – è difficile se non impossibile riuscire ad aprire un compro oro abusivo senza che venga chiuso dopo pochi giorni, i criteri da considerare sono altri.

A cosa fare attenzione

Tra questi, è possibile citare il modo in cui viene gestita la comunicazione. Quando si sente un compro oro sbandierare il fatto di avere la miglior quotazione sul mercato, si tratterà di una “lampadina” che si accende: la quotazione dell’oro non è infatti un valore fisso.

Un altro segnale di serietà e di attenzione alle regole è la richiesta del documento di identità e il codice fiscale. Trascurare questo aspetto può rivelarsi molto pericoloso. Chi compra preziosi od oro senza conoscere le generalità di chi c’è dall’altra parte, incorre nel reato di incauto acquisto. Da non dimenticare è anche il fatto di avere i prezzi esposti.

Per aprire un compro oro non è necessario essere in possesso di particolari abilità tecniche. Come già detto, conta tantissimo essere seri e trasparenti con i clienti. Inoltre, un compro oro serio deve infatti avere le vetrine coperte, così da tutelare la riservatezza di chi vi entra.

Sono altri i casi in cui è bene riflettere. Tra questi, è possibile ricordare la presenza di numerose recensioni positive scritte con linguaggio innaturale e da profili difficili da identificare. Questa brutta abitudine è tutto tranne che infrequente e colpisce diversi settori. Il suggerimento che diamo è quindi quello di passare bene in rassegna tutte le recensioni.

Le inchieste sui compro oro a Catania

Attenzione ai truffatori: come riporta l’articolo del periodico “Le inchieste de La Repubblica” alcuni compro oro “furbetti”, riciclano denaro (e talvolta preziosi di dubbia provenienza) utilizzando gli estremi del documento d’identificazione di clienti ignari di tutto.

E non solo Repubblica, anche Striscia la notizia e Le Iene hanno dedicato servizi alle pratiche torbide di alcuni compro oro a Catania. In un compro oro onesto,  i tuoi documenti sono al sicuro: vengono applicate le disposizioni previste dal GDPR per il trattamento dei dati personali e  ti viene rilasciata una ricevuta della transazione al cliente, la quale indica gli estremi del documento d’identità e la descrizione analitica di tutti gli oggetti preziosi. Prima di firmare e concludere la vendita, sarà cura del cliente leggere nei minimi particolari che gli oggetti preziosi che stia vendendo siano descritti accuratamente.

Per gli oggetti in oro è fondamentale l'utilizzo di bilance classiche “a bracci” e non elettroniche: è notoriamente comprovato che quelle elettroniche possono essere falsate facilmente. Inoltre, prima di pesare gli oggetti, sarebbe consigliato verificare che la bilancia parta esattamente dallo zero e che sia perfettamente visibile il peso dell’oggetto prezioso.


TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium