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Curiosità | 05 novembre 2020, 10:56

Garessio, un viso imbronciato sbuca da un pilastro del ponte Odasso

Un curioso gioco ottico, notato da Gianluca Pomi, nello scatto di Francesco Viglino, ha fatto sorridere i garessini

Foto Francesco Viglino

Foto Francesco Viglino

Dal ponte Odasso “sbuca” un viso imbronciato. Un curioso gioco ottico, notato da Gianluca Pomi, appassionato di fotografia, nello scatto di Francesco Viglino, che ha fatto sorridere i garessini.

Proprio mentre è in corso la demolizione dei due pilastri che reggevano il ponte simbolo del paese dal 1861, sembra sbucare il volto di un uomo baffuto con le braccia conserte e il viso imbronciato.

Qualcuno vede nella sua espressione stupore, altri pensano a un fantasma, ma la maggior parte lo lega al dio celtico da cui deriverebbe il nome del fiume Tanaro.

La leggenda, raccontata da Gianluca Pomi su Facebook, narra che tra le montagne liguri e piemontesi viveva un dio potente, di nome Tanar, che aveva il potere di governare la pioggia per favorire il lavoro dei contadini.

Un giorno vide una ragazza e se ne innamorò, ma la dea dell’oscurità, gelosa, fece calare la notte e, a causa del buio, la ragazza che Tanar amava precipitò in un burrone perdendo la vita. Quando Tanar la trovò pianse al punto che le lacrime versate per lei diedero origine al fiume Tanaro.

Arianna Pronestì

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