“Pensavamo ci fosse un po’ di educazione personale, ma ahimè abbiamo tutti voglia di uscire di fare qualche spesa per il Natale e incontrare gli amici e purtroppo c’è stato un po’ troppo assembramento soprattutto nelle grandi città nelle vie dello shopping” così il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, commenta la prima giornata in “zona gialla” del Piemonte.
“L’augurio è di trascorrere un Natale sereno con le famiglie sperando di non essere divisi, ma dobbiamo essere responsabili dipende da noi piemontesi. Se riusciamo a essere ducati, spostandosi con più educazione, potremo evitare che la terza ondata sia più aggressiva. Se è gestita sarà molto più soft”.
E sulla possibilità di chiudere dal 24 dicembre al 6 gennaio ribadisce: “Per i piccoli Comuni chiudere è un errore. La differenza la fanno proprio questi comuni, credo che su questo il Governo debba porre l’attenzione. Non è giusto due famiglie che abitino a 100 metri di distanza non possano vedersi per Natale. E’ anche vero che serve tanta responsabilità, abbiamo visto poca educazione ieri. Il Covid è ancora in mezzo a noi, i nostri ospedali registrano qualche segno meno, ma siamo ancora con oltre 1000 contagi al giorno e 300 persone in camera intensiva”.














