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Attualità | 20 marzo 2021, 14:22

Decreto Sostegni: un aiuto anche per maestri di sci, baite ed impianti di risalita

Svolta importante sull’impiego degli infermieri: sospesa l’incompatibilità pubblica per velocizzare la campagna vaccinale

Immagine di repertorio

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Sono 32 i miliardi stanziati in deficit nel decreto Sostegni per aiutare la ripresa del Paese. Di questi, circa 11 miliardi sono destinati ad aziende e professionisti più colpiti dalle chiusure degli ultimi tre mesi.

Ecco, in sintesi, alcune delle misure adottate.

Tra le misure più attese in Granda, sicuramente quella per il comparto neve, uno dei più danneggiati in questo anno di pandemia. È previsto un fondo ad hoc da circa 700 milioni di euro. L'obbiettivo è quello di garantire un indennizzo agli impianti di risalita, ai maestri di sci e alle attività commerciali. 

Ci sarà un’ulteriore proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti. Il decreto legge Sostegni prevede fino a 13 settimane di ulteriore cassa integrazione con la causale «Covid-19», utilizzabili tra il primo aprile e il 30 giugno, per le imprese che hanno la cassa ordinaria. Per le aziende più piccole - come quelle più presenti in provincia di Cuneo - che invece hanno la cassa in deroga o il Fis, Fondo di integrazione salariale, ci sarà un massimo di altre 28 settimane nel periodo tra il primo aprile e il 31 dicembre. Alle imprese non verrà richiesto nessun contributo aggiuntivo per questi ammortizzatori, per i quali il decreto stanzia complessivamente quasi 6 miliardi di euro nel 2021.

Collegata alla proroga della cassa c’è anche quella del blocco dei licenziamenti economici..

Il decreto Sostegni dispone un’ulteriore proroga, dal primo aprile al 31 dicembre 2021, della deroga alla stretta del “decreto dignità”, sui contratti a termine. Potranno essere rinnovati o prolungati senza la necessità di indicare la causale, per un massimo di 12 mesi e per una sola volta.

Ci sarà una Rottamazione delle cartelle riservata alle partite Iva che hanno subito perdite di almeno il 30% nel 2020 sul 2019. La possibilità di pagare i debiti col fisco, senza sanzioni e interessi, riguarderà le cartelle del 2017-18. Confermata, inoltre, la proroga al 30 aprile del blocco delle notifiche delle cartelle esattoriali, che poi verranno riavviate con gradualità. Sempre fino al 30 aprile restano congelati i termini di pagamento per chi ha in corso piani di rateizzazione.

Niente più incompatibilità per gli infermieri pubblici. Per accelerare la campagna vaccinale e «assicurare un servizio rapido e capillare», non si applicheranno agli infermieri del servizio sanitario nazionale, coinvolti “al di fuori dell’orario di servizio”, le incompatibilità previste dalle norme sull’esclusività del rapporto di lavoro. La deroga si applica “esclusivamente per lo svolgimento dell’attività vaccinale”. Ci saranno altri 51,6 milioni a disposizione per i Covid hospital.

Un articolo del decreto prevede anche “Misure per favorire lattività didattica e per il recupero delle competenze e della socialità delle studentesse e degli studenti nell’emergenza”: 300 milioni per sostenere le istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza sanitaria, sia sotto il profilo dell’acquisto di strumenti e della predisposizione di servizi per la sicurezza di studentesse, studenti e personale, sia nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa, il recupero della socialità, il consolidamento degli apprendimenti.

Fondi per i Comuni. Tra gli effetti dell’emergenza sanitaria e il conseguente calo del turismo c’è il mancato incasso da parte dei Comuni della tassa di soggiorno. L’imposta versata da turisti e ospiti delle strutture alberghiere e ricettive, che, poi, gli stessi hotel girano agli enti locali, rappresentando così una voce che concorre ai bilanci comunali. Tanto che nel decreto è stato inserito il ristoro per le perdite di gettito subite dai bilanci dei Comuni, finanziando un fondo da 250 milioni destinato a compensare parte dei mancati introiti legati alla tassa di soggiorno.

NaMur

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