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Attualità | 05 aprile 2021, 13:22

Sala del commiato a Cuneo, i Radicali non mollano: "Non c'è traccia di un impegno concreto da parte del Comune"

La risposta scritta del sindaco Borgna, dopo l'incontro avvenuto lo scorso 20 gennaio, non è stata considerata soddisfacente

Un banchetto per la raccolta firme dei Radicali, immagine di repertorio

Un banchetto per la raccolta firme dei Radicali, immagine di repertorio

Lo scorso 20 gennaio una delegazione di Radicali di Cuneo, assieme a dei rappresentanti dell'Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti, avevano incontrato il sindaco Federico Borgna e l’assessore Luca Serale nella sala della Giunta del palazzo comunale.

La richiesta era quella di provvedere alla creazione di una sala del Commiato per i funerali laici.

Lo stesso Borgna avevamo esclamato, in risposta alle argomentazioni dei promotori, “sfondate una porta aperta”, impegnandosi ad individuare un luogo e (perlomeno) inaugurare i lavori per istituire la sala. Entro due mesi la Giunta doveva rispondere ai firmatari della petizione, per cui erano state raccolte firme durante l’estate scorsa per le vie cittadine.

Il sindaco ha risposto in forma scritta, citando le norme e i regolamenti per la creazione di una sala per funerali laici. In conclusione ha ribadito l'intenzione dell’amministrazione di dotare la città di una struttura come quella richiesta,  compatibilmente con le disponibilità di bilancio e tenendo conto dello sviluppo urbanistico/rigenerativo deli territorio.

Risposta che non ha trovato la soddisfazione dei promotori della petizione, che replicano al sindaco per bocca di Gemma Macagno (Radicali): “Oltre al richiamo alla normativa nazionale relativa al tema, non v’è traccia nella risposta di un impegno concreto da parte del Comune. Riprendiamo perciò il discorso in modo costruttivo: suggeriamo che entro trenta giorni si incarichi una/un dipendente comunale di conseguire l’idoneità a “Cerimoniere” prevista dalla legge per i compiti inerenti e, possibilmente, nello stesso arco di tempo si proponga un locale idoneo.”

Continua: “Esiste un progetto già redatto da uno studio cuneese e di cui ci ha parlato Cristiana Del Prete, vedova dell’avv. Nello Streri, già vicesindaco ed assessore alla Cultura in epoche precedenti. Proponiamo che lo si esamini e se ne verifichi la possibilità di utilizzo. Occorre prestare attenzione e concretezza, per non andare alle calende greche.”



redazione

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