"In una notte il Tanaro vi ha strappati all'affetto dei vostri cari". Recita così la targa che è stata posta a Garessio, nel cimitero di Trappa, in ricordo dei defunti portati via dalla furia dell'acqua che nella notte tra il 2-3 ottobre 2020 ha invaso il paese e la valle.
L'alluvione non ha risparmiato neanche il camposanto della frazione garessina: circa un centinaio le salme disperse, oltre agli ossari. Alcune sono state ritrovate a valle, in comuni anche molto distanti, come Bastia Mondovì. Altre, nonostante le ricerche che hanno visto anche l'impiego dei droni della Protezione Civile del coordinamento del volontariato di Cuneo, ancora non sono state ritrovate.
A oggi sono una settantina i defunti ritrovati, soltanto 16 dei quali identificati.
Una ferita amara per il paese che questa mattina, giovedì 25 novembre, con la benedizione del diacono Carlo Cardone, ha inaugurato una targa in memoria dei dispersi, posta sopra i resti dell'antica cappella del cimitero, in attesa di realizzare un monumento con i nomi di tutti.
"Sappiamo che questo piccolo gesto non può porre rimedio al dolore che provate per la perdita dei vostri cari" - ha commentato a nome dell'amministrazione Pierandrea Camelia, assessore con delega ai servizi cimiteriali - "Continueremo a lavorare per rimettere in sicurezza il cimitero e per dare degna memoria alle persone che il Tanaro ha portato via. In questa occasione vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla ripartenza del paese, cittadini, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e non solo".
A un anno di distanza il cimitero è stato riaperto e il muro che era stato abbattuto dall'acqua, ricostruito, ma si attendono nuovi interventi la sicurezza del camposanto.
Alla benedizione della targa, scoperta dai Vigili del Fuoco, era presente anche il vice sindaco Massimo Sommariva che, colpito in prima persona dai fatti, ha presenziato alla cerimonia come semplice cittadino, in segno di vicinanza a tutte le famiglie che hanno subito questo dramma.