Succede che scoppia la guerra in Ucraina e succede che nasce la necessità di supportare con beni di prima necessità la popolazione civile.
Succede che alcuni amministratori cuneesi si sentano per provare a capire come provvedere a creare una rete di solidarietà.
Succede poi che, in parte fortuitamente, in parte per l'esperienza e la capacità di unire di alcune figure pubbliche nodali, l'idea prenda forma e cresca in modo così repentino da arrivare a dover essere aggiornata quasi quotidianamente per l'adesione continua di nuove amministrazioni.
Si aggiunga una piccola comunità Ucraina cebana prettamente femminile, un gruppo alpini particolarmente efficace nelle azioni umanitarie e alcune figure chiave impegnate da tempo sul territorio che si prestano a fare da testimonial attivi e così, particolare più particolare meno, nasce il progetto "aiutaci ed aiutarli".
Un primo decisivo spunto è nato qualche settimana fa da parte del Comune e del Sindaco di Bene Vagienna, Claudio Ambrogio, che, da noi contattato, insiste nel non volersi intestare la primogenitura del progetto, ma tant'è.
E poi il resto è cronaca - bella - di questi giorni: una imponente rete organizzativa, basi in loco fornite da Casa do Menor e dalla collettività di donne ucraine che vivono a Ceva, più di 35 amministrazioni comunali aderenti, tra le quali Cuneo, Fossano e Mondovi, il patrocinio regionale e quello provinciale, oltre all'appoggio del Rotary Club di Cuneo. E soprattutto una grande e primaria volontà di azioni in assoluta trasparenza e tracciabilità.
"Le amministrazioni sono tutte uguali, nessuno è capofila - spiega Ambrogio, il sindaco di Bene Vagienna -. Non abbiamo il tempo di creare un manifesto aggiornato che subito altre amministrazioni si uniscono al collettivo..."
Continua il primo cittadino: "cerchiamo di creare elenchi di beni davvero necessari, aggiornandoli continuamente con ció che ci chiedono direttamente i nostri contatti in Ucraina.
In questi giorni ci stiamo concentrando sulla raccolta di medicinali che l'amico Massimo Gula porterà personalmente in Ucraina la prima settimana di aprile. Poi, dalla seconda settimana faremo partire una via di mezzo tra una spesa sospesa e un banco alimentare specifico nei negozi di cibo e nelle farmacie che vorranno aderire."
Massimo Gula è attuale Consigliere della Fondazione CRC, designato dalla Commissione Diocesana Arte e Cultura di Mondovì.
È dirigente medico, laureato in Medicina Veterinaria, e Segretario del Comitato Provinciale FISI.
È stato tra l'altro: Consigliere Comunale di Ceva, Presidente della Pro Loco di Ceva, Presidente della sezione ANA di Ceva, Presidente del Lions Club Mondovì e Amministratore delegato della società Frabosa 2000.
Orgoglioso di poter fare la sua parte, spiega:"Ho voluto subito dare una mano al progetto conoscendo la capacità di aggregare di Claudio (Ambrogio ndr).
Come rete abbiamo già consegnato un carico importante a Mariupol e presumibilmente il 7 di aprile andrò io personalmente al confine con l'Ucraina per la consegna dei circa 15,000€ di farmaci fino ad oggi raccolti.
Quel che offriamo a chi ha la possibilità di contribuire è la certezza della filiera, che può essere verificata in qualsiasi momento."
Prosegue:"La Granda è sempre stata una terra generosa, e in questo frangente drammatico ha riconfermato la proprie qualità. Sapete quale è la pecca?: che come cuneesi siamo bravissima a fare, ma spesso pessimi nel raccontare cosa facciamo. Anche con questo spirito mi piace parlare con le redazioni dei giornali: non per pavoneggiarci ma perchè sia messo nero su bianco l'altruismo di cittadini, amministrazioni, associazioni e città della nostra cara provincia. Se 2000 chilometri di strada mi spaventano? Un pochino, ma la felicità e l'onore di poter accompagnare i beni raccolti fino a destinazione e garantire la buona finalizzazione degli stessi mi fa dimenticare qualsiasi timore!"
Per qualsiasi informazione su come contribuire:
Casa do Menor segreteria@casadomenor.org
3371019050.