5.6 milioni di poveri in Italia: persone che non riuscirebbero a vivere se non ci fossero realtà come la Caritas e associazioni simili, che si prendono cura di questi connazionali che, per diversi motivi, non hanno casa, lavoro e disponibilità economiche.
Un numero impressionante, in aumento, se paragonato alla popolazione totale di 58 milioni 983 mila. Per gli amanti delle statistiche si parla del 9.5%, risultato figlio anche del +18.7% di famiglie che si sono rivolte ai vari centri Caritas in Italia dal 2019 ad oggi.
“Ci aspettiamo nuovi aumenti della povertà nel 2022 - si legge nel Rapporto Caritas nazionale - perché l'incremento dei prezzi si concentra sulle spese per generi alimentari ed energia che hanno un peso maggiore nel paniere di consumo delle famiglie a reddito basso”. Un quadro drammatico se si guarda al prossimo futuro su cui incombe la spada di Damocle o meglio del caro bollette.
E, se ragioniamo a microaree, nel territorio di Langhe e Roero qual è la situazione della povertà? Per fortuna non sono presenti “senza tetto” ma situazioni critiche in aumento, per ora ben gestite ma su cui si fa molta attenzione, grazie al lavoro di Comune di Alba, Consorzio Socio Assistenziale e Caritas che lavorano con i paesi e gli assistenti sociali.
«Come Consorzio Socio Assistenziale - afferma il direttore Marco Bertoluzzo - grazie anche al lavoro con i Comuni e gli assistenti sociali, abbiamo il polso della situazione su Alba e territorio. In generale il quadro della povertà nel nostro territorio è per fortuna a tinte molto sfocate, questo perché il benessere diffuso porta anche discrete opportunità di lavori stagionali per chi ha più precarietà. In questo periodo devo dire che siamo tranquilli.
Riusciamo sia a fare inserimenti lavorativi che diventano definitivi che a seguire minori da inserire in comunità, con una spesa dimezzata rispetto ad altri territori, a conferma di come in generale il territorio risponda bene al benessere sociale».
«Bisogna fare però attenzione per i prossimi mesi - conclude Bertoluzzo - perché le prime avvisaglie arriveranno per l’aumento delle bollette energetiche, un problema che può colpire quella fascia sociale che sta facendo già più fatica a livello economico.
Stiamo facendo progetti di aiuti in collaborazione con il Comune in ottica non emergenziale ma su un periodo temporale più lungo, mentre la Caritas si occupa dell’emergenza immediata, con un prezioso lavoro di aiuto immediato.
Un occhio di riguardo anche ad un aumento di casi cosiddetti cronici che non riescono ad uscire dalle situazioni difficili causate ad esempio da abuso di sostanze, indebitamenti, separazioni e divorzi, caro affitti.
Ad Alba non ci sono senza tetto, ed il dormitorio, che accoglie dai 20 ai 40 ospiti, funziona bene, come la mensa ed i servizi Caritas.
In questi ultimi mesi qualche situazione critica inizia a presentarsi, fortunatamente nell’ordine di pochi casi che però non devono aumentare, rispetto allo “zero” di prima. Per il momento non è un problema ma dovremo fare attenzione nei prossimi mesi soprattutto alle famiglie che sono in una situazione quasi al limite».
E il Comune ha la situazione ben presente: «Lo stato attuale non è preoccupante - afferma Elisa Boschiazzo, assessore al sociale di Alba - ma ci sono famiglie che iniziano ad essere un pò affaticate ed iniziano a rivolgersi a noi. A fronte di questo ci mettiamo a braccetto con CSA e Caritas per monitorare e fare rete per prevenire eventuali problemi dovuti ai rincari che saranno di riflesso per fine anno. Come abbiamo lavorato per evitare sfratti, contribuendo con un aiuto da 60 mila Euro stanziati al Consorzio Socio Assistenziale, così stiamo ragionando su come intervenire sul caro bollette, con l’intento di aiutare le famiglie nei pagamenti.
Confermo che ad Alba e sul territorio non ci sono famiglie o persone senza tetto, e che ci stiamo organizzando per farci trovare pronti per eventuali difficoltà. Saremo più precisi nell’incontro che si terrà nel seminario vescovile di Alba il 28 ottobre, aperto al pubblico, in cui faremo il punto sulla povertà».