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Attualità | 28 ottobre 2022, 13:55

Il 2022 è stato l’anno con più denunce in Granda per reati da incendio boschivo [VIDEO]

Le motivazioni sono legate al clima secco, ma c’è anche chi ha commesso dolo. Il comandante Gerbaldo: “Questo illecito incide sull’ambiente, la qualità dell’aria, l'effetto serra e depaupera la ricchezza di biodiversità”

Foto di Paolo Masteghin

Foto di Paolo Masteghin

Un anno caratterizzato dal grande caldo e dal clima secco. Un fattore che è stato determinante nel computo delle denunce relative ai reati al patrimonio boschivo. Ma non è l’unica motivazione. Sono circa 50 le denunce depositate nel corso dell’ultimo anno solare, tra queste diverse segnalazioni di dolo.

“A mia memoria è il numero più alto che abbiamo registrato in provincia di Cuneo - spiega il comandante dei carabinieri forestali Stefano Gerbaldo durante la conferenza di presentazione del calendario dell’Arma dei Carabinieri - I fattori climatici non hanno aiutato a rendere meno impattante questo fenomeno. Come carabinieri forestali in sinergia con i comandi territoriali abbiamo contrastato con grande determinazione questo tipo di illecito che incide  sull’ambiente, la qualità dell’aria, l'effetto serra e depaupera la ricchezza di biodiversità”.

Nel video l’intervista al comandante Stefano Gerbaldo.



Barbara Simonelli

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