Un anno caratterizzato dal grande caldo e dal clima secco. Un fattore che è stato determinante nel computo delle denunce relative ai reati al patrimonio boschivo. Ma non è l’unica motivazione. Sono circa 50 le denunce depositate nel corso dell’ultimo anno solare, tra queste diverse segnalazioni di dolo.
“A mia memoria è il numero più alto che abbiamo registrato in provincia di Cuneo - spiega il comandante dei carabinieri forestali Stefano Gerbaldo durante la conferenza di presentazione del calendario dell’Arma dei Carabinieri - I fattori climatici non hanno aiutato a rendere meno impattante questo fenomeno. Come carabinieri forestali in sinergia con i comandi territoriali abbiamo contrastato con grande determinazione questo tipo di illecito che incide sull’ambiente, la qualità dell’aria, l'effetto serra e depaupera la ricchezza di biodiversità”.
Nel video l’intervista al comandante Stefano Gerbaldo.













