/ Economia

Che tempo fa

Economia | 04 novembre 2022, 19:34

Smettere di fumare svapando: il punto delle possibilità

Allontanarsi dalle sigarette è un desiderio che molti fumatori finiscono per coltivare

Smettere di fumare svapando: il punto delle possibilità

Allontanarsi dalle sigarette è un desiderio che molti fumatori finiscono per coltivare, a patto però di trovare un’alternativa che si riveli altrettanto appagante. Combattere la dipendenza da nicotina è possibile con molti mezzi, ma tra questi spicca certamente la sigaretta elettronica: l’e-cig si sta rivelando un alleato fondamentale per chiunque desideri smettere di fumare, dimostrandosi perfetta per allontanare dal tabacco una grande quantità di fumatori.

La diffusione delle sigarette elettroniche

La questione sull’utilizzo delle sigarette elettroniche tocca molti ambiti diversi. Sotto un certo punto di vista, lo svapo sostituisce la gestualità del fumatore con nuovi movimenti, in parte simili e in parte differenti da quelli richiesti dal fumo di sigaretta: questo aspetto, che può sembrare apparentemente irrilevante, in realtà permette agli ex fumatori di apprezzare ulteriormente le e-cig e di traghettare più facilmente verso di esse. Se l’aspetto legato alla gestualità coinvolge più la mente del consumatore, è chiaro che i benefici della sigaretta elettronica si legano anche ad altri aspetti, come l’abbattimento delle sostanze tossiche immesse nell’organismo dell’ex fumatore, riducendo così il rischio di tumori e difficoltà respiratorie.

Date le premesse su come corpo e mente possano trovare un migliore appagamento grazie alle e-cig, nel momento in cui si sceglie di smettere di fumare, non sorprendono i dati sulla diffusione di questi prodotti, ad esempio nei paesi anglofoni. Guardando a Stati Uniti e Regno Unito, le cifre delineano un quadro in cui la sempre crescente diffusione delle sigarette elettroniche è bilanciata da una consistente riduzione del numero di fumatori di sigarette tradizionali.

Gli Stati Uniti si affermano come la prima nazione per consumo di e-cig, con un numero di svapatori che cresce nell’ordine dei milioni di anno in anno dal 2017. La Gran Bretagna, dal canto suo, si distingue invece per la sua elevata percentuale, pari a circa il 40%, di fumatori che sono riusciti a smettere di fumare con le sigarette elettroniche.

La situazione in Italia

Un altro Paese molto vicino al mondo dello svapo è proprio l’Italia, che tuttavia sembra aver risentito negativamente delle politiche assunte recentemente nei confronti delle sigarette elettroniche. L’assunto sembra trovare conferma guardando all’anno 2015, in cui i fumatori italiani di e-cig erano più numerosi di quelli inglesi: il dato si sarebbe poi ribaltato a favore del Regno Unito.

L’inversione di tendenza sarebbe stata dettata dalla ridotta diffusione commerciale delle e-cig e dalle più forti imposte fiscali, sotto il più stretto controllo dell’ADM, ossia dell’Agenzia Italiana delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli. Le nuove imposte, entrate in vigore con l’emendamento Vicari del 2018, avrebbero infatti giocato contro le sigarette elettroniche: l’idea di fondo dell’emendamento era quella di distogliere gli acquirenti più giovani dall’acquisto di e-cig, ma il loro utilizzo sempre più esteso e il riconoscimento del loro contributo alla lotta contro le sigarette tradizionali avrebbe portato alla marcia indietro dell’anno successivo sulle imposte sui liquidi per e-cig.

Nel 2019, le tasse sui liquidi di ricarica sono dunque passate al 5% per quelli privi di nicotina e al 10% per quelli contenenti nicotina. Come si può immaginare, il contraccolpo è stato un netto abbassamento dei prezzi delle sigarette elettroniche, che ne ha favorito la diffusione unitamente alla crescita costante che sta caratterizzando il commercio online di e-cig.

Le possibilità di accedere alle sigarette elettroniche

Come si può intuire, la questione sulla possibilità di accedere o meno alle sigarette elettroniche è più che altro dettata dall’intreccio tra economia e politica. In Paesi come quelli africani, in cui la coltivazione del tabacco ha un ruolo centrale nell’economia locale, è ovvio che l’uso dell’alternativa elettronica sia inibito. Al contrario, Paesi europei come la Francia si stanno muovendo in direzione opposta, favorendo la diffusione della più salutare e-cig grazie a campagne di abbattimento delle imposte sul prodotto elettronico e inasprimento dei prezzi delle sigarette tradizionali.

Di certo, la diffusione sempre più capillare in rete di portali dedicati alle sigarette elettroniche, con le grandi varietà di liquidi di ricarica messe a disposizione unitamente alla ricchezza di aromi disponibili, permette di conoscere meglio il mondo dello svapo: avvicinarsi a questi prodotti e smettere di fumare è oggi dunque più facile che in passato.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium