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Cronaca | 15 marzo 2023, 20:23

I cinque bimbi vivevano in un container: la Procura chiede la condanna per mamma e papà

Da Saluzzo una vicenda che cela degrado e povertà. La difesa dei due genitori: "Nessun maltrattamento. Vengono dipinti come mostri ma sono molto legati ai loro figli". A maggio è attesa la sentenza

Immagine di repertorio

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Il diciassette maggio prossimo, il tribunale di Cuneo in composizione collegiale pronuncerà la sentenza in merito al processo per maltrattamenti e abbandono di minore a carico di una coppia di coniugi residenti nel Saluzzese, accusata di aver fatto vivere i propri cinque figli in un container dopo che il loro cascinale era andato distrutto in un incendio.

In quella dimora di ripiego, utilizzata per lungo tempo, non c’era però l’acqua corrente e le soluzioni alternative proposte dai servizi sociali sarebbero state rifiutate dai genitori che, allevatori, trasferendosi non avrebbero potuto più badare agli animali di loro proprietà. Al contempo, le condizioni economiche della coppia non sarebbero state sufficienti a far fronte alle esigenze della famiglia, sostenuta dai sussidi dei servizi sociali dal 2009.

A seguito delle indagini i bambini furono allontanati dalla famiglia e condotti in una comunità. Alla mamma e al papà, fino al momento dell’incidente probatorio, per breve tempo, venne applicata la misura cautelare di divieto di avvicinamento ai figli che poi il giudice per le indagini preliminari revocò.

Un’istruttoria corposa che ha preso le mosse da una segnalazione partita nel gennaio 2019 dall’ospedale "Regina Margherita" di Torino, dove uno dei figli, che allora aveva 10 anni, era stato ricoverato, trasferito dal pronto soccorso di Savigliano, a seguito di una ferita a un braccio. (LEGGI QUI)  

Processati con rito abbreviato, per loro, la Procura ha chiesto la condanna: tre anni di reclusione per il padre e un anno e sei mesi per la madre. Ad associarsi, la parte civile, che ha altresì richiesto una provvisionale di risarcimento danni pari a 10mila euro per ogni bambino.

"Esiste un maltrattamento in tutte le sue declinazioni: fisiche e psicologiche - ha sostenuto l'avvocata Canavera -. Oltre ad una totale deprivazione in cui i bambini hanno vissuto. E' una situazione di sofferenza. I bambini sono vittime dei genitori e hanno visto compromesso il diritto di crescere in un ambiente sano e sereno". 

Il legale dei due genitori, l'avvocato Helmann, di contro, ha chiesto per loro l’assoluzione, sottolineando quanto dietro alla vicenda si celi una situazione di degrado e povertà: “Vengono dipinti come mostri, ma sono legatissimi ai loro figli, come anche era stato illustrato dal giudice per le indagini preliminari quando revo0cò l’ordinanza di misura cautelare. Alle spalle vi è una situazione difficile che però non è mai sfociata in maltrattamenti - ha illustrato - . Ad oggi i bambini sono tutti divisi tra di loro e sono lontani dalla mamma e il papà”.    

CharB.

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