Viene chiamato "novel food".
A partire dalla fine di gennaio, in tutta l’Unione Europea possono essere venduti e comprati liberamente prodotti alimentari a base di Acheta domesticus, ossia fatti con polvere di grillo domestico. Si tratta del terzo alimento a base di insetto approvato per il consumo sulla tavola, dopo le tarme della farina e la locusta migratoria.
Il tema, di cui si sta dibattendo tantissimo negli ultimi mesi, in particolare nel nostro Paese, dove il cibo è quanto di più sacro si possa pensare, è in realtà vecchio di decenni. La sua urgenza è chiaramente dettata anche dai cambiamenti climatici, perché, a differenza dei classici allevamenti, quelli di insetti sono meno impattanti sia dal punto di vista energetico che per quanto riguarda il consumo idrico. Garantendo un alto contenuto proteico.
Certamente i costi sono ancora molto alti. Ma con il potenziale aumento della produzione e del consumo, nel giro di qualche anno i prezzi sono destinati a scendere.
Oltre la metà degli italiani, stando ad una recente indagine di Coldiretti, si è detta contraria all'introduzione di questi alimenti. E a Cuneo come è andata?
Ecco cosa ci hanno risposto le persone fermate tra i banchi del mercato. Servizio di Cristina Mazzariello e Barbara Simonelli