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Cuneo e valli | 19 aprile 2023, 18:57

A San Giuliano di Roccabruna le parole dei compagni per l’addio alla 18enne Elena Giorsetti

Vicinanza, commossi ricordi e messaggi d’affetto per la giovanissima studentessa del Liceo Bianchi di Cuneo, deceduta nel terribile incidente di domenica 16 aprile a Monastero di Dronero

In tanti oggi per il commiato dalla studentessa vittima dell'incidente a Monastero di Dronero

In tanti oggi per il commiato dalla studentessa vittima dell'incidente a Monastero di Dronero

Tante le persone che hanno voluto esserci oggi, mercoledì 19 aprile, a San Giuliano di Roccabruna per Elena Giorsetti, morta a soli 18 anni, nel terribile incidente di domenica 16 aprile a Monastero di Dronero.

Una bara bianca. Sopra fiori colorati e vivaci proprio com’era lei, che frequentava il Liceo Artistico di Cuneo ed aveva scelto “Grafica”, indirizzo che ben rappresentava la sua creatività artistica. Fiori come quei suoi occhi e quel suo sorriso luminoso, giovane e nello stesso tempo già così maturo. Un coloratissimo fiore tra i fiori  Elena, meravigliosa e travolgente.

A presiedere la celebrazione il vescovo di Saluzzo, monsignor Cristiano Bodo che, in visita pastorale, ha incontrato in questi giorni la famiglia della giovane. Sua l’omelia:  “La morte non può avere l’ultima parola ed una vita non sfiorisce mai. Elena è qui con noi, nella dimensione spirituale, eterna della vita. Dio è amore e noi siamo un lembo di questo amore, creati ad immagine sua, nati dall’amore dei nostri genitori. Con queste parole della fede sono accanto a voi, in particolare a mamma Elisa, a papà Bruno, alla piccola sorella Anna, ai nonni. Sono vicino a tutti i suoi cari, ai suoi amici. Con la sua vivacità, con la sua creatività artistica, dove si sogna e dove il pennello o il carboncino trovano sulla carta o sul muro, dove quel pensiero, quell’orma, quell’immagine che è dentro di noi prende forma Elena è qui con noi: persona vivace e solare, ma soprattutto capace di condivisione e di amicizia sincera. Che questa sua giovinezza rinasca nel Signore e che sia per noi un arrivederci. Arrivederci Elena, insieme un giorno in Paradiso.”

Don Marco Bruno ha poi invitato tutti a pregare per la famiglia Elena, in questo momento di profondo dolore: “Il Signore è misericordia e giustizia. Con questa consapevolezza noi ci affidiamo al suo amore.” Il parroco di Roccabruna ha inoltre ricordato gli altri giovani coinvolti nell’incidente e le loro famiglie, come Alice ed altri ragazzi purtroppo già deceduti. Ha rivolto un pensiero anche a tutti i giovani della comunità, affinché con il sostegno e l’esempio degli adulti, possano riuscire a guardare con speranza al loro futuro.

E tra i giovani coinvolti nell’incidente oggi c’era Agnese, amica di Elena: “In questi giorni sto pensando che per un’accelerata in un più o una frenata, davvero un metro, ci sarei stata io al suo posto. Penso che vivrò anche per lei tutto quello che ci eravamo promesse, tutto quello che volevamo fare insieme, tutto quello che avrebbe anche solo voluto fare lei. Sarebbe tanto felice di essere qui, di vedere voi tutti insieme. Ad Elena piaceva tanto essere in mezzo alle persone. Moltissimi di voi mi hanno scritto delle cose molto belle e sono sicura che in qualche modo sono arrivate anche a lei e le hanno fatto davvero piacere. Grazie di essere qua, a tutti, anche da Elena.”

Parole di vicinanza rivolte alla famiglia sono state lette da parte dei dipendenti e dell’amministrazione comunale di Roccabruna. La bandiera del Liceo Artistico di Cuneo fuori dalla Chiesa ha voluto essere segno di presenza e vicinanza da parte dell’intero istituto. Commossi ricordi ed affettuosissime parole sono state lette da parte degli amici e dei compagni di classe della ragazza: “Ciao Elenuz, abbiamo deciso di parlarti al presente perché tu sei ancora qui con noi. L’altro giorno qualcuno voleva cacciare un’ape ricoperta di polline, ma subito un altro ha detto - È Elena! - A te sarebbe piaciuto essere natura, vento di primavera, luce tra i rami, leggerezza dei fiori che si schiudono.”

E fuori dalla Chiesa i raggi caldi del sole, il verde acceso dei prati e l’azzurro del cielo. Si sente un meraviglioso cinguettio di passerotti, come un canto tra cielo e terra. Le persone si radunano, abbracciano la famiglia, poi accompagnano pregando la salma di Elena nel vicino cimitero, per la sepoltura.

Beatrice Condorelli

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