Il Gruppo Banca Nazionale del Lavoro è stato insignito per l'ennesima volta del prestigioso riconoscimento "Top Employer", ma quest'anno il premio ha suscitato clamore. Il motivo è una lettera inviata alla sede del Top Employers Institute da parte delle Segreterie di Coordinamento del Gruppo BNL, rappresentanti dei lavoratori della banca.
Nella lettera (presente al link https://www.firstcisl.it/bnl/wp-content/uploads/sites/34/2023/03/20230328-Lettera-a-CEO-TOP-EMPLOYER-2.0-.pdf) i rappresentanti hanno espresso la loro sorpresa nel vedere la BNL assegnata del premio, data la situazione di conflittualità che ha caratterizzato il rapporto tra l'azienda e i dipendenti negli ultimi mesi. Scioperi, presidi e manifestazioni hanno segnato un periodo di agitazione senza precedenti nella storia della BNL, che ha dovuto persino dotarsi di una consulenza specializzata per gestire i rapporti con le organizzazioni sindacali.
È stato, poi, analizzato il processo di assegnazione del premio descritto sul sito del Top Employers Institute, esprimendo delle critiche riguardo a diversi punti. In particolare, hanno evidenziato la difficoltà per un’impresa che continua a modificare i piani aziendali di essere considerata positivamente rispetto alla "Business Strategy", sottolineando come i cambiamenti repentini rendano il lavoro stressante per i dipendenti.
I rappresentanti sindacali hanno anche evidenziato come la necessità di adattarsi ai continui cambiamenti porti spesso a "complessità organizzativa", "inefficienze" e "lentezza dei processi decisionali", e come la crescita professionale interna all’azienda sia insoddisfacente, tanto che il personale giovane è portato a cercare di cambiare lavoro, quello maturo a sentirsi abbandonato e quello più anziano ad aspettare la pensione.
La lettera, infine, ha sollevato dubbi sulla capacità del Top Employers Institute di valutare l'efficacia delle tecniche e degli spazi di retention delle aziende, e ha chiesto dove sia l'ascolto dei dipendenti quando non si riesce a trovare un accordo per gestire la situazione che ha creato il conflitto.
In chiusura della lettera, i rappresentanti hanno chiesto al Top Employers Institute di considerare l'inclusione di un nuovo ambito denominato "SHARE", riguardante il rapporto con le organizzazioni sindacali e la gestione del conflitto in azienda.
La missiva ha sollevato un dibattito interessante riguardo alla validità del premio "Top Employer" e alla necessità di tener conto della rappresentanza sindacale nella valutazione delle aziende. Sebbene il Top Employers Institute abbia risposto alla lettera, rassicurando sul fatto che la consulenza qualificata che l'azienda ha scelto non influenzi la valutazione del premio, resta il fatto che la questione sollevata dalle Segreterie di Coordinamento del Gruppo BNL richiama l'attenzione sulla necessità di una valutazione più accurata dell'effettivo benessere dei dipendenti delle aziende premiate.