Quali rapporti legano Leonardo da Vinci con il Marchesato di Saluzzo e le sue principali personalità politiche e culturali?
La storia sarà svelata domani, sabato 27 maggio alle 17 da Franco Giletta, autore del libro “La tavolozza di Leonardo” presentato nella sede dell’associazione Attivamente nell’ex stazione ferroviaria di Costigliole Saluzzo, in via Marconi 26.
Le ricerche di Franco Giletta, pittore ed insegnante di Diritto all’Istituto Denina di Saluzzo, lo hanno portato ad indagare su una storia affascinante e misteriosa che coinvolge personaggi distanti tra loro, ma collegati dalla figura di Leonardo al territorio del Marchesato di Saluzzo.
Tutto ebbe inizio nel 1511, quando Leonardo iniziò a utilizzare una pietra proveniente dai monti del Marchesato di Saluzzo, in particolare dal Mombracco, per macinare e mescolare i colori che impiegava per dipingere i suoi capolavori.
Questo dettaglio è emerso da un manoscritto conservato a Parigi, all'Institut de France, in cui il grande artista e scienziato toscano fa riferimento a Saluzzo, al Monviso, alla Certosa del Mombracco e all'amico scultore Benedetto Briosco.
L’architetto e scultore pavese (che operò tra il 1477 e il 1515) è l’autore del monumento funebre del Marchese Ludovico II, nell’abside della chiesa di San Giovanni a Saluzzo, della facciata della Certosa di Pavia, con i bassorilievi in marmo che decorano il portale e anche di alcune statue per il ‘cantiere’ del Duomo di Milano.
Giletta, nel suo lavoro di ricerca, si è dedicato a mettere in luce le vicende legate a questi luoghi e alle opere d'arte nell'antico Marchesato di Saluzzo durante il Rinascimento.
Ha scoperto come l'opera di Leonardo abbia avuto una notevole influenza anche nel territorio dell'Italia nord-occidentale.
Ma la storia non si ferma qui. L’autore svela un enigma legato alla presenza di un'importante copia del Cenacolo Vinciano, realizzata da un autore sconosciuto nel 1519, l'anno della morte del Genio, affrescato nella Cappella Marchionale di Revello.
Questa copia è ancora poco nota al grande pubblico, e grazie Giletta, che ha inserito la fotografia dell’opera sulla copertina del suo libro, in questi ultimi tempi sta destando molta curiosità non solo dal punto di vista artistico, ma per le coincidenze storiche.
Ma chi sono i personaggi coinvolti nella narrazione del libro di Giletta?
Una donna francese di potere e di cultura(la Marchesa Margherita di Foix, consorte di Ludovico II), un famoso scultore lombardo (Benedetto Briosco) e un influente e misterioso giureconsulto saluzzese, che ricopriva una posizione di governo a Milano durante la dominazione francese.
Ed è proprio da questi personaggi che parte la ricerca di Giletta, che si sposta tra Saluzzo, Parigi, Firenze e Milano per ricostruire i pezzi di un puzzle che racconta come Leonardo giunse sul Mombracco.
Ma c'è ancora un aspetto sorprendente che emerge dagli studi del professore: il volto di Leonardo potrebbe essere ancora più vicino a noi di quanto si possa pensare.
Questa rivelazione aprono nuove prospettive sulla figura del Genio toscano e sul suo legame con il territorio del Marchesato di Saluzzo.
Giletta, con il suo libro ci invita a immergersi in una storia avvincente, svelando segreti e misteri legati a Leonardo da Vinci e alle sua opere.
Il territorio del Marchesato di Saluzzo si rivela così un tassello importante nel panorama del Rinascimento italiano, grazie alla presenza e all'influenza di uno dei più grandi geni dell'arte di tutti i tempi.
La presentazione del libro è organizzata dall’associazione Attivamente di Costigliole Saluzzo.
Ingresso libero.