Non saranno i licei di Mondovì ad essere trasferiti nella zona di via Polveriera a Piazza, dove è già in uso la nuova palestra scolastica, ma l'istituto "Baruffi".
E' questa l'ultima novità che riguarda l'edilizia scolastica delle scuole superiori monregalesi o per lo meno è quanto emerge chiaramente da una determina della Provincia di Cuneo che spiega: "Considerato l’attuale sedime scolastico, sul fianco della collina del quartiere Piazza di Mondovì sono state evidenziate le problematiche connesse alla demo-ricostruzione dell’edificio esistente sul medesimo sedime attuale, anche in relazione alla peculiare complessità del cantiere tenuto conto delle stringenti tempistiche dettate dal bando e dai vincoli Europei del PNRR. Inoltre vista anche la difficoltà oggettiva di organizzare le operazioni di demolizioni dell’esistente edificio senza interrompere l’attività didattica dell’Istituto, si intende realizzare la scuola, sempre nel rione Piazza di Mondovì, sui terreni in disponibilità dell’Ente, in Via Polveriera procedendo successivamente alla demolizione e al completo recupero paesaggistico/ambientale dell’attuale sedime in Via Tortora".
Il progetto di abbattimento e rifacimento dell'istituto è stato finanziato attraverso il PNRR con oltre 10 milioni (Missione 2 – Rivoluzione Verde e transizione ecologica - "Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici", finanziato dall'Unione Europea - Next Generation EU) e prevedeva la ricostruzione nella sede attuale, ma non sarà così.
Una scelta destinata ad aprire molti interrogativi tra i cittadini. Ricordiamo infatti che il "Baruffi" è l’ultimo edificio in ordine di tempo costruito per la Scuola Superiore a Mondovì (anni 1965 – 67) e che sulla realizzazione di un nuovo edificio a Piazza (popolata da 'contenitori uoti', ndr) avevano espresso diversi monregalesi, facenti parte del "Comitato polveriera" (leggi qui).
Sull'argomento ere poi intervenuto anche l'architetto Lorenzo Mamino attraverso una lettera che analizzava la storia e la situazione degli edifici scolastici di Piazza (leggi qui).
Se da un lato molti cittadini sono scettici su queste scelte, dall'altra resta un grande interrogativo: cosa ne sarà dei licei e dell'alberghiero? I dirigenti dei due istituti si erano detti favorevoli a un'azione che potesse accontentare tutti: nuova sede per i licei con ampliamento alberghiero in piazza IV novembre, tutto "pur di avere una sede unitaria". Questo perché i licei, con l'avviamento dell'indirizzo artistico in vista si appellavano per avere più aule (leggi qui), mentre l'alberghiero, chiedeva di poter tornare finalmente unito, visto che a oggi gli studenti sono ancora "divisi" in più sedi, a causa della frana che nel 2017 lambì la sede.