Nuovo capitolo nel contenzioso tra il Comune di Crissolo e la Sipre, la società che sino a un anno fa gestiva gli impianti di risalita nel centro dell’Alta Valle Po. Negli stessi giorni in cui si apprende che il Comune si appresta non solo a realizzare un bar-ristoro al fianco di quello di sua proprietà, ma addirittura a riaprire la Seggiovia Monviso, estromettendo di fatto la Sipre dalla sua gestione, l’amministratore delegato della società Gabriele Genre ha preso carta e penna scrivendo una lunga lettera poi recapitata a un elenco di destinatari che comprende lo stesso municipio, la Provincia, la Regione e diversi suoi assessori.
Nello scritto Genre ribadisce come la Sipre abbia più volte “espressa e manifestata la volontà di conciliare l'occupazione passata e futura dei terreni gravati dall'uso civico su cui insistono le sue proprietà”, richiamando quindi la “nota del 20 marzo scorso inviata a mezzo PEC con cui si richiedeva al Comune di avviare i procedimenti di conciliazione per tutti i soggetti presenti nell'accertamento demaniale adottato dal Comune di Crissolo”.
Dopodiché, un po' a sorpresa, Genre comunica "di aver effettuato in data 5 giugno un bonifico bancario dell'importo di 20.000 euro sulle maggiori somme eventualmente dovute al Comune a titolo di conciliazione degli usi civici a favore del Comune di Crissolo, a testimonianza nuovamente della volontà della Sipre di addivenire alla conciliazione stragiudiziale" e con "la certezza di fare cosa gradita, tenuto conto che ad oggi non si rileva una casistica di attività turistiche invernali (impianti sciistici, impianti di innevamento, strutture ricettive sulle piste, ecc.) private o pubbliche date in gestione a soggetti terzi, coinvolte con i propri comuni in conciliazioni pregresse e future relative agli usi civici, subordinate all'ulteriore tassazione degli utili aziendali". "Con tale anticipo economico a favore del Comune – si aggiunge ancora – siamo certi di aver chiarito la nostra posizione, pronti a ‘liberare’ il campo".
In municipio ci si chiede sulla base di quale conteggio la Sipre abbia quantificato la misura di tale acconto, che l’Amministrazione guidata da Fabrizio Re sembra peraltro intenzionata a rifiutare, considerata la distanza dello stesso da rivendicazioni economiche, quelle del municipio, che assommano a centinaia di migliaia di euro.
“Ho scritto quella lettera in modo costruttivo e mi auguro che il Comune faccia altrettanto”, ha intanto dichiarato Genre al nostro giornale, mentre nel suo scritto ribadiva “l'intendimento di placare definitivamente l'aspro contenzioso che si è venuto a creare nel tempo, scaturito dalla nostra volontà di farci carico di un importante e molto oneroso investimento privato a beneficio della stazione sciistica, ma evidentemente non gradito a questo Comune”.
Una verità incontrovertibile nelle parole dell'imprenditore è il fatto che la Sipre si sia “fatta carico di importanti investimenti quali l'acquisto di due mezzi battipista, il riammodernamento dei rifugi sulle piste, l'acquisto di una sciovia da adibire a campo scuola, il progetto di elettrificare un impianto ad oggi alimentato da un gruppo elettrogeno a gasolio, nonché importanti revisioni alle sciovie in proprietà con la sostituzione di costosi componenti meccanici quali motori elettrici, azionamenti, e riduttori”.
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domenica 10 dicembre