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Attualità | 16 giugno 2023, 13:37

Mangiano e bevono a sbafo in locali e ristoranti di Alba, la denuncia di un esercente: "Attenti a quel gruppo di ragazzi"

Consumazioni e cene luculliane. A fine serata carte di credito che non funzionano e bonifici istantanei che però non arrivano, sui conti dei gestori. "Già colpiti in sei o sette, i colleghi siano avvisati"

Immagine d'archivio (foto Barbara Guazzone)

Immagine d'archivio (foto Barbara Guazzone)

Serate allegre in locali e vinerie, tra cocktail e costose bottiglie alla carta. E cene in ristoranti, anche di un certo livello. All’ora di pagare il consueto ritornello: le carte di credito guarda caso non funzionano e allora il gruppo propone un pagamento con bonifico istantaneo, mostrando poi la ricevuta dell’avvenuto pagamento. Peccato soltanto che sistematicamente il relativo pagamento non arrivi, sui conti del locale.

Oltre al danno la beffa, insomma. Motivo ricorrente del racconto che ci viene fatto dai gestori di un locale del centro storico di Alba, tra quelli già visitati da una banda di giovani truffatori evidentemente amanti di bagordi e buona tavola. Un gruppetto che, stando al passaparola tra gli esercenti, solamente nella capitale delle Langhe nelle ultime settimane avrebbe già colpito in almeno una mezza dozzina di occasioni.

"Sono passati dal mio locale – è il racconto –, vi hanno trascorso la serata e quando è stata ora di pagare si sono offerti di fare un bonifico mostrando anche i documenti. Nel mio caso la patente di uno di loro, ad altri una fotocopia della carta d’identità. Quindi mostrano la ricevuta dell’avvenuta transazione e se ne vanno. Quel pagamento non è mai arrivato, non soltanto nel nostro caso, ma in quello di diversi colleghi coi quali in questi giorni ci è capitato di parlare".

La cricca – tre ragazzi e due ragazze, in composizione variabile a seconda dell’occasione, tra i segni distintivi numerosi tatuaggi – sarebbe composta da soggetti di una trentina d’anni, alcuni dei quali peraltro conosciuti o riconosciuti come residenti tra l’Albese e il Braidese, uno di loro addirittura identificato come il titolare di una piccola azienda di servizi.

Denunciarli alle autorità? "Forse uno dei colleghi lo ha fatto. Noi abbiamo preferito passare oltre ed evitare il rischio di doverci perdere ancora del tempo, su questa vicenda. Ma mi premeva mettere sull’avviso gli altri locali della zona. Non è tanto la perdita economica, che per noi è stata di poco inferiore ai 200 euro, mentre ad altri sembra essere andata peggio, quanto la rabbia e l’amarezza. Quella di lavorare e faticare tutto il giorno per poi venire presi in giro da gente di una simile risma, persone che peraltro continuano a girare indisturbate. Che tutti siano avvisati e stiano in campana, insomma".

E. M.

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