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Curiosità | 26 giugno 2023, 14:33

Da Savigliano a Le Mans con la Chagneau Brasier che 100 anni fa corse la prima 24 Ore

Il proprietario Andrea Insalata e l'amico Roberto Gianusso hanno rimesso a nuovo l'auto e partiranno martedì sera dalla sede delle Autolinee Allasia di Savigliano per partecipare alla Le Mans Classic

Da Savigliano a Le Mans con la Chagneau Brasier che 100 anni fa corse la prima 24 Ore

Le avevano trovate trovate tutte, tranne una. Una rarissima Chagneau Brasier TD4, di cui sopravvivvono oggi solo undici esemplari al mondo. Parliamo di uno dei sedici modelli che prese parte il 26 maggio del 1923 al Grand Prix d’Endurance de 24 heures “Coupe Rudge – Withworth”, quella che poi sarebbe diventata la celeberrima corsa di Le Mans.

L'auto era al riparo in una baita ai piedi del Monviso, acquistata anni prima dal saviglianese autista di linea Andrea Insalata in Normandia: “Sono un appassionato di auto d'epoca ma mai avrei pensato si trattasse di un mezzo così importante”.

Fino alla chiamata nel dicembre 2022 della FFVE, Federation Francais Vehicules d’Epoque: “Vogliamo la sua auto alla celebrazione del centenario della corsa, anche se solo in esposizione statica”.

Ma il mezzo non era ben messo e portava tutti i segni e le ingiurie degli anni. Ecco che allora è partita una corsa contro il tempo per riportare l'auto a fondovalle, darle una pulita e metterla in condizione di essere esposta.

Con l'aiuto dell'amico Roberto Gianusso, funzionario regionale di Orbassano, Andrea Insalata ha dedicato tutto il suo tempo libero per mantenere la parola data ai francesi: portare la Chaigneau Brasier a Le Mans per il centenario della corsa. Da mercoledì 28 giugno a domenica 2 luglio si terrà la Le Mans Classic: un evento straordinario, che radunerà sul circuito moltissimi appassionati di auto e tantissimi collezionisti che porteranno le loro arzille veterane a quattro ruote per farle correre al massimo come ai tempi dei dei piloti più temerari. Ci saranno Bugatti, Bentley, Delage, ma anche Ferrari, Lancia, Alfa Romeo e la Chagneau Brasier, appunto.

Durante le operazioni di pulizia si sono fatte scoperte incredibili. Spiega Andrea Insalata: “Il serbatoio della benzina era pieno di muschio, per evitare l'effetto di sbattimento del carburante nel serbatoio, che in un 'auto da corsa era da evitare al fine di non avere buchi nell'alimentazione per gravità (senza pompa benzina) del carburatore. E ancora l'orologio con mantenimento della carica manuale fino a 8 giorni, un capolavoro di antica orologeria, o l'indicatore della pressione olio Malivert a settori degno di marche molto più famose come la Bugatti”.

"A proposito di Bugatti e delle altre auto del periodo - spiega Andrea Insalata -. Nel 1923 le tre Chaigneau Brasier che parteciparono alla corsa di Le Mans dettero del filo da torcere un po' a tutte. Tutte e tre arrivarono alla fine, e la migliore di tutte, sulla durata appunto di 24 ore di corsa continua, mantenne una media quasi di 80 km/h, che per i tempi era una velocità pazzesca".


Il lavoro di Andrea e Roberto è andato a buon fine. Domani sera, martedi 27 giugno, partiranno dalla sede delle Autolinee Allasia di Savigliano: “Ringrazieremo tutti quelli che ci hanno aiutato, e con l'auto sul carrello ci avvieremo a percorrere i circa 800 km che separano Savigliano da le Mans per dare il nostro contributo, come italiani che hanno salvato un'auto francese, a commemorare la temerarietà, il coraggio, la resistenza degli intrepidi piloti che un pomeriggio del 1923 deciso di correre in auto per 24 ore continue!”

Cristina Mazzariello

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