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Attualità | 27 luglio 2023, 19:12

La nuova rotta di Levaldigi? Prima un piano di sopravvivenza, poi si potrà “volare in alto”. Ma per il rilancio servono 160 milioni in 5 anni [VIDEO]

Presentate le linee di sviluppo dell’aeroporto di Cuneo. Subito il ritorno del volo su Roma, col nuovo vettore SkyAlp che baserà due aerei nello scalo creando 10 posti di lavoro. Poi la nascita di un parco fotovoltaico e l’idea cargo dovrebbero portare lo scalo a una sostenibilità economica entro il 2029

La nuova rotta di Levaldigi?  Prima un piano di sopravvivenza,  poi si potrà “volare in alto”. Ma per il rilancio servono 160 milioni in 5 anni [VIDEO]

Levaldigi batte cassa. Perché per continuare a “volare in alto” – come ha detto nel suo intervento il vice presidente vicario delle Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura, Luca Chiapella durante la conferenza stampa “La nuova rotta di Cuneo Airport”, tenutasi nel pomeriggio di oggi presso la Camera di Commercio del capoluogo –, il nuovo piano prevede il (ri) coinvolgimento degli enti pubblici. 

Servono soldi, 160 milioni in 5 anni, per sostenere quello che prima di tutto sarà un piano di sopravvivenza, poi di rilancio dello scalo. 

È stato chiaro l’amministratore delegato di Geac, Paolo Merlo, nel presentare ciò che avverrà (o dovrebbe avvenire) in un lustro: “Questo è un momento importante per l’aeroporto. Siamo a una svolta. La nostra squadra è compatta, deve esserlo anche il territorio. L’aeroporto non è solo di interesse privato, ma pubblico”. 

In che modo avverrà il rilancio? Naturalmente attrarre turisti con più voli, ma nel contempo ampliare l’offerta con il settore cargo. Si può fare: “Con la partecipazione degli enti che diventeranno parte integrante del piano, nei prossimi 5 anni il bilancio dovrebbe cambiare in positivo”. La speranza, in fondo, è la stessa da sempre: “Realizzare quello che per tanti anni è stato un sogno”.

Lo scalo con gli aerei “che al massimo disturbano le vacche”, come ha detto il presidente del Cda Geac e amministratore delegato di Levaldigi Hi Tech, Georges Mikhael, comincia a essere vecchiotto: nel 2029 Levaldigi compirà 100 anni e la governance vuol celebrare l’evento con i fiocchi. “Ha un valore storico – sostiene Mikhael – impegniamoci tutti affinché non diventi un disvalore”.  

Eccola la strategia per far sì che l’aeroporto cammini sulle sue gambe: “È chiaro per tutti che la sola aviazione commerciale non porta a una sostenibilità economica – sostiene l’Ad – ma passa anche di lì. Entro il 2025 vorremmo avere 300mila passeggeri e tanti vettori nuovi”. 

Poi la svolta green: “Ci aiuterà il fatto di voler diventare polo energetico: il tetto di un terminal sarà completamente coperto di pannelli fotovoltaici, dai quali avremo un risparmio di 100mila euro entro il 2024”. 

Infine, il settore cargo: “Interconnessione con l’allungamento della pista e attraverso il collegamento ferroviario”. Netto l’appello conclusivo di Georges Mikhael: “Un piano investimenti entro 5 anni di 160 milioni circa, ma non faremo da soli. Servono partner”. Chiaro appello alle istituzioni. 

Che hanno risposto presente. In modo entusiastico il presidente delle Regione, Alberto Cirio, seppure solo presente in modalità streaming: “La novità del progetto è data dalla credibilità di chi l’ha presentato. È fondamentale difendere la struttura attraverso un progetto chiaro e concreto, con la grande novità del cargo che interpreta un ruolo decisivo nel campo della logistica. Per questo la Regione farà la sua parte. Non si tratta di un sussidio, ma di un investimento”.

Più cauto il presidente della Provincia, Luca Robaldo: “Lo scetticismo iniziale è stato fugato dalla credibilità di chi lo ha presentato. Intendiamo dare il nostro sostegno anche se non sarà facile con il bilancio provinciale, ma faremo la nostra parte”. Robaldo ha voluto citare l’ex primo ministro inglese Margaret Thatcher: “Non esiste denaro pubblico, ma dei contribuenti, diceva la Lady di ferro. Teniamolo in conto”. 

Posizione attendista, quella del Comune di Cuneo: “Sappiamo ha detto ai nostri microfoni la sindaca, Patrizia Manassero - di avere una struttura strategica per il territorio, struttura che abbiamo sempre sostenuto. Il piano ha una base di concretezza interessante. Abbiamo contezza degli sforzi conseguiti negli anni, oggi siamo a un passaggio importante. Un piano che prova a dare fatti concreti, attraverso la partnership con un nuovo vettore. Mi sembra un buon segnale, l’auspicio è che si possa passare presto alla seconda fase. Il sostegno politico del Comune non mancherà”. 

La novità commerciale al momento è rappresentata dal ritorno del volo su Roma, a partire da fine ottobre. Non più operato da Ryanair, ma dalla compagnia altoatesina SkyAlp, new entry assoluta nello scalo. Lo ha annunciato la direttrice generale dell’aeroporto, Anna Milanese: “Avrà una base manutentiva nello scalo. Da settembre due aerei saranno basati nei nostri hangar, nei quali si opererà alla loro manutenzione. Il tutto genererà 10 posti di lavoro sullo scalo”.

SkyAlp è una compagnia aerea regionale nata nel 2021, con sede e hub a Bolzano: aeromobili piccoli, 76 posti ciascuno, bassissime emissioni e, soprattutto, una filosofia green. “Un aeroporto senza voli non funziona – ha detto senza tanti giri di parole il suo presidente Joseph Gostner –. I nostri aerei sono il 50% meno rumorosi dei jet e quando atterranno praticamente non si sentono. Producono il 50% in meno di Co2 rispetto agli altri aerei. Abbiamo grande rispetto per i passeggeri sensibili al verde, arriviamo da una società green quotata alla Borsa di Milano”. 

L’investimento della compagnia è di quelli importanti: “Abbiamo una flotta di 4 macchine, ne arriveranno altre 10. Vedo grande potenzialità su Cuneo. La clientela business vuole tempi ridotti, qui i tempi di attesa sono ridotti e ciò rappresenta grande vantaggio”.

Insomma, chissà mai che, sempre per citare il vicepresidente Chiapella, tra i più entusiasti nel presentare il piano, per Levaldigi “il decollo è (sia) evidente”?

Cesare Mandrile

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