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Cronaca | 18 settembre 2023, 17:16

Preso a bastonate perché le sue mucche sconfinarono su un altro terreno: una condanna

L'aggressione avvenne sui pascoli di Paesana nel 2020. Rinviato a giudizio con l’accusa di lesioni aggravate un dipendente del proprietario del fondo su cui i bovini sconfinarono

Immagine di repertorio

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Le sue mucche avevano sconfinato sul terreno di un altro allevatore e per questo M.P., un dipendente del proprietario del fondo, lo aveva preso a bastonate. Questo l’episodio alla base della querela presentata da un allevatore, il signor C., costituito parte civile, nei confronti del lavoratore accusato di lesioni aggravate davanti al tribunale di Cuneo. L'imputato è stato condannato nei giorni scorsi a sette mesi di reclusione, con pena sospesa, e al pagamento di una provvisionale risarcitoria di mille euro per la vittima.

“Quel giorno, era giugno del 2020, mi trovavo con il bestiame su un pascolo sopra la frazione di Paesana - aveva spiegato al giudice l’aggredito -. Stavo spostando le mucche da un terreno ad un altro e lungo la strada avevo messo i fili di recinzione per farle passare, ma alcune di loro li avevano rotti ed erano sconfinate nel terreno di un altro allevatore. Quando ho finito di spostarle sono tornato indietro per togliere i pali e i fili della recinzione, ma sono stato bloccato da due auto”.

Dai due veicoli erano scese quattro persone, tra cui M.P. Come spiegato dalla vittima, prima avrebbero iniziato a prenderlo a parole e poi, dopo averlo accerchiato e strattonato, M.P. lo aveva colpito: “Ero insieme a mio fratello di quindici anni e a mio cugino - ha proseguito il signor C. - Loro erano in quattro. Lamentavano dell’invasione delle mie mucche sul loro terreno. Prima mi hanno insultato e poi, mentre gli altri tre mi tenevano per la maglietta, ho visto M.P. prendere uno dei pali della recinzione e colpirmi alle spalle. Ancora adesso ho frequenti mal di testa e in alcuni momenti anche episodi di perdita di memoria”.

Ad assistere all'aggressione erano stati i parenti della persona offesa, che si erano rifugiati in macchina: “Quando la discussione si è accesa, sono corso in auto con mio cugino - ha spiegato il fratello di C., all’epoca tredicenne -. I tre lo hanno circondato e M.P. ha preso uno dei pali e lo ha colpito quattro o cinque volte alla testa. Mio fratello urlava e io gridavo di lasciarlo stare, ma quello ha smesso solo quando il bastone si è rotto. Ero molto spaventato. Per un mese non sono più salito in montagna”. Il giudice ha altresì disposto un risarcimento per i fratelli della vittima, da quantificarsi in sede civile.

In aula aveva deposto anche l’imputato, che aveva ammesso sì, di aver colpito l'allevatore, ma solo per legittima difesa, in quanto sarebbe stato colpito da un picchetto su una spalla.

CharB.

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