Il sindaco di Pornassio Vittorio Adolfo ha firmato una nuova ordinanza che stabilisce a partire dal 1º novembre, senza data di scadenza, il divieto di transito per autoarticolati e autotreni nel territorio urbano del Comune di Pornassio.
In particolare si stabilisce: “il divieto di transito per autoarticolati e autotreni alle seguenti chilometriche della S.S. 28:
dal 103+150 al km 103+675 (Pornassio);
dal km. 101+480 al KM. 102+200 (Case Rosse);
dal km 97+340 al km. 97+980 (Case di Nava).
Sono esclusi dal divieto gli autoarticolati e gli autotreni che esercitano trasporti commerciali (carico e scarico merci) con luogo di partenza e di arrivo nelle province di Imperia e di Cuneo. Sono altresì esclusi dalla presente ordinanza i mezzi di soccorso, di emergenza e il trasporto pubblico”.
L'INTERVISTA
“Riproponiamo l’ordinanza perché siamo certi della pericolosità della strada – ha dichiarato il sindaco Adolfo- in particolare nei tre centri abitati: San Luigi, Case Rosse e Nava. È compito dell’amministrazione e quindi del sindaco prendere decisioni che riguardano la sicurezza stradale e la sicurezza della vita della cittadinanza”.
Il primo cittadino rimarca la necessità di maggiori controlli affinché l’ordinanza venga rispettata, chiedendo l’intervento della polizia stradale, dei carabinieri, della guardia di finanza e dell’Anas. Questa sembra l’unica via per una riduzione del traffico, nettamente diminuito dopo le ordinanze adottate.
“Vedremo di posizionare nuova segnaletica, ma non è possibile, per limitare il traffico installare impianti semaforici o instituire un’alternanza, che creerebbero solamente maggiori rischi”, prosegue il Adolfo.
A tranquillizzare il sindaco non basta neanche la prospettiva dell’Armo-Cantarana: “Si firmerà a fine anno il progetto esecutivo dell’Armo-Cantarana, dopo ben 25 anni, ma poi si dovranno trovare i fondi, 440 milioni di euro, si dovranno fare le gare di appalto e avviare i lavori. Pornassio non può stare altri dieci anni in questa situazione, dobbiamo intervenire”.
Conclude Adolfo: “Mi rammarico che in questi 25 anni le cose siano state ferme”.