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Attualità | 06 dicembre 2023, 17:38

Fiera Fredda di Borgo San Dalmazzo, annata molto difficile per la chiocciola: prodotto quasi introvabile

All'edizione 2023 del celebre e tradizionale appuntamento borgarino solo due produttori del Consorzio

Annata molto difficile per il mercato della chiocciola

Annata molto difficile per il mercato della chiocciola

Da alcuni anni si registra una graduale ma inesorabile diminuzione del quantitativo di chiocciole borgarine. Fenomeno conseguente a una notevole contrazione del patrimonio elicico in natura, con le difficoltà sempre crescenti, da parte di chi effettua ancora l’allevamento tradizionale della Helix pomatia alpina, di reperire soggetti da immettere nei propri recinti per la successiva fase di ingrasso.

I cambiamenti climatici sono un ulteriore elemento di difficoltà nel portare a termine il ciclo biologico con buoni risultati. La stagione siccitosa dello scorso anno ha causato notevoli mortalità negli allevamenti, ma anche in natura, compromettendone la riproduzione. I cambiamenti climatici non interessano solo il nostro territorio, sono presenti anche nei Paesi del Est Europa, da dove provengono buona parte dei quantitativi consumati. Le temperature elevate, ancora in novembre, hanno ritardato e complicato la fase di opercolatura, di conseguenza le partite giunte in Italia sono state molto scarse.

Come si era già verificato nelle ultime edizioni, il mercato della lumaca del 5 dicembre a Borgo si è ridotto a pochi quantitativi. Quest’anno erano presenti esclusivamente due allevatori del Consorzio, Pepino Silvio di Robilante e Caporgno Valter di Revello, rispettivamente con la chiocciola di montagna (tipo A) contrassegnata con marchio di garanzia con logo a sfondo verde e la chocciola di pianura (tipo B) contrassegnata con marchio di garanzia con logo a sfondo giallo. Nel cartellino identificativo, a tutela del Consumatore e come previsto dall’attuale normativa, è sempre riportato il nome dell’allevatore, il luogo di provenienza e il codice di allevamento. In una situazione di questo tipo sono giustificati i prezzi crescenti per un prodotto di qualità sempre più scarso: 40€ al chilo per la chiocciola di montagna e 35€ al chilo per la chiocciola di pianura.

Il Consorzio della chiocciola di Borgo e valli, al fine di far conoscere e apprezzare le caratteristiche qualitative di questo prodotto esclusivo, ripropone un ciclo di serate guidate associando a piatti con la chiocciola le tipicità del nostro territorio tutelate dallo Slow Food. Il ciclo inizierà sabato 9 febbraio a Borgo nella prestigiosa location di villa Teresa, per poi continuare in gennaio e febbraio. E’ ancora possibile prenotarsi per la cena di sabato telefonando al n. 338/7711317, programma e menù sulla pagina facebook e sul sito del consorzio della chiocciola di Borgo e valli.

cs

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