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Attualità | 20 febbraio 2024, 13:09

Cuneo, Lauria su Tettoia Vinaj: “Chi pagherà? Dal Comune menefreghismo e inconcludenza”

L’interpellanza del consigliere si unisce a quelle già presentate nelle scorse settimane da altri colleghi di minoranza, chiedendo quanti atti di pignoramento crediti presso terzi siano stati disposti nei confronti del gestore

Lo stabile della Tettoia Vinaj in piazza Foro Boario

Lo stabile della Tettoia Vinaj in piazza Foro Boario

Che gli ultimi sviluppi sul contenzioso che ha visto coinvolti il Comune di Cuneo e la Tettoia Vinaj Srl - sino almeno al 1° febbraio e alla comminazione della sentenza di primo grado da parte del Tribunale – costituiscano il centro della maggior parte delle discussioni in programma per il Consiglio comunale di febbraio del capoluogo non sorprende.

Alla sfilza di richieste da parte di diversi dei consiglieri comunali di minoranza si aggiunge anche Beppe Lauria, con un’interpellanza specifica.

Come si recuperano oltre 930mila euro?

Il documento presentato dall’esponente di Indipendenza! Si chiede, sostanzialmente “Chi pagherà?”, a fronte del risultato della sentenza stessa: la Srl è stata obbligata al pagamento delle spese legali, alla restituzione dell’immobile di piazza Foro Boario e alla rescissione del contratto. Rifiutata, invece, la richiesta di perfezionamento del pagamento dei canoni di gestione non versati dal 2015 al 2021, di quelli successivamente maturati e degli oneri di monetizzazione dei parcheggi.

Il consigliere interroga la sindaca Patrizia Manassero per conoscere nello specifico quale incarico sia stato conferito agli avvocati del Comune, quanti atti di pignoramento di crediti presso terzi siano stati disposti nei confronti della Tettoia Vinaj Srl e se il Comune abbia provveduto a verificare il pagamento dei canoni di locazione del locatario alla società.

Lauria: “Non tutti i cittadini sono uguali, sembra”

Com’è possibile che uno studio legale rinomato come quello chiamato in causa dal Comune possa incorrere in un apparente errore così grossolano come quello di richiedere la rescissione del contratto e il pagamento quando il codice civile non lo permette? - si chiede Lauria - . Sarebbe poi interessante ricevere copia fotostatica degli atti di pignoramento, ma immagino non se ne siano realizzati alcuno. Infine, è vero che i rapporti tra la Srl e la società Baladin sono materia privata ma se ci fossero problemi tra di loro si configurerebbero nuove tipologie di azioni illegali”.

Ma, oltre le richieste, Lauria lancia alcune “bordate” relativamente alla gestione della faccenda da parte dell’amministrazione comunale attuale e quelle precedenti: “Si è passati dall’evidente e iniziale menefreghismo dell’amministrazione comunale cittadina all’attuale e ingombrante vergogna, passando per il ‘non vogliamo rimanere incastrati’ degli ultimi anni – ha detto - . Un atteggiamento che ha portato a un’inconcludente iniziativa giudiziale, con l’avvio del procedimento civile intentato nel 2021”.

Diventa, a fronte della sentenza, difficile comprendere il senso nell’attività di ‘pignoramento dei crediti presso terzi a cui il Comune fa ricorso a volte anche per crediti modesti quali quelli riferibili a una multa - aggiunge - . Un’azione diretta ai concittadini e per somme a volte risibili, mentre si va in difficoltà e non si recupera nulla se si tratta di debiti contratti dagli ‘amici degli amici’. Appare evidente come non tutti i cittadini siano uguali”.

Simone Giraudi

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