Dedicato a un virtuoso in cucina.
Cesare Giaccone danzava tra i colori della vita con la maestria di un artista autentico. La sua creatività sprizzava da ogni poro, dipingendo con pennelli e condimenti un universo di emozioni. Come un alchimista della cucina, mescolava ingredienti con la stessa passione con cui avrebbe miscelato colori su una tela bianca. La sua locanda non era soltanto un luogo dove placare la fame, ma un palcoscenico dove ogni piatto diventava un'opera d'arte. Con maestria da virtuoso, Cesare trasformava la cucina in uno studio d'arte, dove gli aromi delle spezie danzavano in armonia, ispirando nuove composizioni culinarie.
I suoi piatti erano quadri viventi, una sinfonia di sapori orchestrata con maestria e passione. I turisti non potevano fare a meno di restare incantati, non solo dai suoi dipinti, ma anche dalle delizie che sfornava dalla sua cucina. Per Cesare, cucinare e dipingere erano entrambe forme di espressione, due lati della stessa medaglia che portavano gioia e stupore a chiunque avesse la fortuna di gustare i suoi piatti o contemplare le sue opere.
La sua era una vita vissuta all'insegna della creatività, un'ode alla bellezza del mondo attraverso pennelli e pentole.
[Cesare Giaccone in uno scatto di Bruno Murialdo]