Il Pronto Soccorso dell'ospedale di Verduno ha ampliato l'organico: a maggio sono arrivati 4 nuovi medici, che portano il numero totale a 19 con 52 infermieri che, insieme a loro, si impegnano a gestire le emergenze. Il primario Massimo Perotto traccia un bilancio, guardando al passato, ma soprattutto a quello che c'è ancora da fare in futuro.
Finalmente una buona notizia
"Abbiamo ampliato l'organico con 4 medici, 2 provenienti da Torino, uno dalla provincia di Alessandria e uno dalle nostre zone: arrivando a 19. Un numero che era un obiettivo di quando sono arrivato qui due anni fa, ed eravamo 12 con due posti letto dedicati all'emergenza".
La struttura sta crescendo in tutti i sensi.
"Nel 2022 il Pronto Soccorso di Verduno aveva 40.000 accessi, quest'anno supereremo i 60.000. Con altri 3-4 medici raggiungeremo il numero perfetto, ma già così siamo molto soddisfatti. Riusciamo a respirare e ad affrontare i mesi estivi, con la turnazione per le vacanze. Allo stesso tempo ci allontaniamo dal rischio di doverci affidare a medici esterni o a cooperative e ci sono altri aspetti positivi”.
Ossia?
"Negli ultimi due anni a livello nazionale in cui c'è stata una diaspora generale di medici e infermieri, da noi si è verificato l'opposto: siamo in controtendenza ed è un fattore che ci dà molta soddisfazione perché significa che l'ospedale è percepito come un sistema e gode della fiducia dell'utenza".
Sono stati due anni molto complicati.
"Vedo questi nuovi ingressi anche come una gratificazione per il personale. Abbiamo lavorato duramente con numeri risicati, con il rischio di doverci affidare a entità esterne, ma abbiamo stretto i denti e si vedono i risultati. Siamo un gruppo coeso, abbiamo investito tanto sulla formazione e sulla crescita. Il fatto, poi, che tre o quattro degli ultimi assunti vengano da Torino è un altro motivo d'orgoglio. La carenza di medici è ovunque e sarebbe più comodo lavorare sotto casa".
Quali sono gli obiettivi a breve termine?
"L'obiettivo di quest'anno sarà quello di potenziare il reparto e quindi di aumentare i posti letto di medicina d'urgenza per assorbire non solo un aumento generale dei malati, ma soprattutto di quelli ad alta complessità o dei pazienti critici. Contestualmente all'arrivo dei nuovi medici siamo passati a sei posti letto di degenza, che a settembre diventeranno otto. Nel 2022 erano due, quindi si tratta di una svolta per garantire un certo livello di assistenza ai pazienti".
E allargando lo sguardo, qual è la situazione generale del Pronto Soccorso?
"Le criticità sono quelle che si riscontrano a livello nazionale, il 65% degli accessi sono codici bianchi o verdi, che non avrebbero bisogno in senso stretto della nostra struttura, ma non trovando risposte si rivolgono a noi. Nei primi sei mesi abbiamo assistito a un aumento della media di accessi quotidiani rispetto al 2023: 166 contro 155. Nonostante l'aumento degli accessi la nostra risposta è sempre ottima nei codici ad alta intensità".