Netta l’affermazione e la conseguente rielezione di Gianni Fogliato come primo cittadino di Bra, grazie soprattutto alle buone performance delle liste civiche che lo appoggiavano.
Nonostante il netto calo dell’affluenza rispetto al 2019, dal 70,3 % al primo turno del 2019, al 61,98% di questa tornata (1638 votanti in meno) il sindaco riconfermato ha ottenuto 153 voti in più.
Le sue liste hanno infatti raccolto 7674 voti, contro i 7521 del 2019, ma soprattutto hanno superato i 6623 voti dell’avversario Massimo Somaglia, raggiungendo il definitivo 53,68% contro il 46,32% della coalizione di centrodestra.
La lista del Partito Democratico ha portato a Fogliato 2468 voti, con i candidati Biagio Conterno (336 voti), la ex sindaca Bruna Sibille (334 voti) e Testa Raimondo (120 voti) i più votati. In verità questa lista ha raccolto circa 500 suffragi in meno rispetto al 2019, ma sono cresciute le liste civiche della coalizione.
Ad esempio “Impegno per Bra” ha avuto 1656 preferenze contro le 1276 di 5 anni fa con Messa Luciano (423 voti) e Fabio Bailo (236 voti) i migliori. Anche “Bra Bene Comune” è passata da 722 a 1053 preferenze, Testa Francesco (207 voti) e Matera Francesco (196 voti) i più votati, come “Bra è Viva”, lista cresciuta da 365 a 721 preferenze e con Sanino Ettore (148 voti) e Bendahmane Rachid (86 voti) in testa alle preferenze.
Le altre tre liste, “Civicamente” con 505 preferenze, miglior performance Mastrolia Nicolò, “BraLab” con 326 preferenze, Forotan Leonardo il migliore e “Ambiente e Solidarietà con 548 preferenze, Giglio Luca il più votato, hanno contribuito al successo finale di Gianni Fogliato.
Hanno invece deluso le aspettative le liste di partito che appoggiavano Massimo Somaglia. Mentre la lista “Polo Civico Bra Domani” ha avuto un buon risultato, con 2314 voti complessivi e il record assoluto delle preferenze per Sergio Panero, ben 476 voti, non altrettanto hanno fatto le altre tre compagini di centrodestra.
“Lega Salvini Piemonte” ha ottenuto 909 suffragi complessivi, Mossino Giuliana la più votata con 127 preferenze, “Fratelli d’Italia” ne ha raccolti 1427, con Patria Carlo a quota 103 preferenze e “Unione di Centro” appena 90 con Gutamo Giovanni a 22 preferenze e ben 7 candidati a quota 0.
Non è bastata la lista “Somaglia per Bra” con 751 voti e 158 preferenze a Roberto Marengo per colmare il gap.
La chiave della vittoria di Gianni Fogliato va dunque ricercata nel buon risultato delle sue liste civiche e nella tenuta in alcune sezioni sfavorevoli, dove ha contenuto le perdite.
Ricordiamo che nel 2019 fu necessario il ballottaggio e che i candidati erano 4: oltre a Gianni Fogliato erano in lizza Annalisa Genta, Sergio Panero e Giuseppina Giambra.