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Viabilità | 08 agosto 2024, 10:43

A Demonte ora c'è il semaforo, ma qualche camionista evidentemente se ne infischia

Già diversi gli episodi registrati da quando è stato attivato l'impianto, lo scorso 1 agosto. Succede in particolare la mattina presto o dopo le 17, quando non ci sono più i controlli

A Demonte ora c'è il semaforo, ma qualche camionista evidentemente se ne infischia

Il paese di Demonte, lo diciamo da anni, è ostaggio del passaggio di centinaia e centinaia di mezzi pesanti al giorno. Una situazione vergognosa, che nessuno è riuscito a risolvere in modo definitivo.

Il sindaco Adriano Bernardi ha deciso per una soluzione transitoria, quella del semaforo per regolare il passaggio dei mezzi pesanti in modo alternato. Per qualcuno una resa al fatto che la variante non si farà mai, per il primo cittadino una necessità per il paese e chi ci vive. 

La spesa è nota: oltre 200 mila euro in capo proprio al Comune, con una partecipazione ai costi, tramite donazione, di 80 mila euro da parte dell'azienda Acqua Sant'Anna di vinadio. Destinazione di circa il 70% dei mezzi pesanti.

Il semaforo è intelligente: resta lampeggiante, attivandosi e diventando rosso solo quando arrivano contemporaneamente due mezzi pesanti, da monte e da valle. Per i veicoli leggeri, auto e moto, non si attiva. Né se c'è un solo mezzo pesante in transito. 

Questo consente il passaggio a senso unico alternato dei tir, evitando che si incrocino nel budello del paese, con le conseguenze che da anni riportiamo: viabilità paralizzata, perché in contemporanea non ci passano. 

Un esordio buono per l'impianto, avevano evidenziato in molti, a partire dal sindaco. Ma non è durato.

Da un paio di giorni si stanno verificando i passaggi con il semaforo rosso. Ci sono degli autotrasportatori che se ne infischiano, è evidente. Succede in particolare tra le 5,30 e le 7,00 del mattino e dopo le 17,00, dopo che è terminato il turno dell'unico agente di Polizia municipale del Comune.

C'è, quindi, non solo la violazione ma, anche, la consapevolezza di farlo senza troppi rischi. L'unico rischio è quello, nuovamente, del blocco della circolazione e dell'incolumità di residenti e turisti. 

E' probabile che debbano essere fatti alcuni aggiustamenti anche all'impianto, forse non del tutto intelligente, visto che anche ora ci sono lunghissime code e disagi all'ingresso del paese.

Sono in corso calcoli e misurazioni per valutare come tararlo al meglio. Tra le criticità forse anche la distanza di soli 400 metri tra un impianto e l'altro.

Ma si sta comunque riscontrando, in certe fasce orarie, una frequente infrazione al Codice della Strada. Da sanzionare.

Barbara Simonelli

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