Si trattava di una questione tecnico-finanziaria complessa ma di rilevanza per Saluzzo e Comuni limitrofi - così come per varie amministrazioni dell’area fossanese e saviglianese - per ciò che concerne la gestione dell’acqua e dei servizi idrici integrati.
Il tema all’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì sera aveva per oggetto le determinazioni relative al recesso del socio privato di Egea Acque Spa da Alpi Acque Spa, società quest’ultima fino a ieri a capitale misto, in parte privato in parte comunale.
Il provvedimento è stato portato all’esame dell’aula nell’ultimo giorno utile, atto preliminare all’attuazione nel Comune di Saluzzo del modello di servizio idrico pubblico deliberato dall’amministrazione saluzzese nel 2015.
Ad illustrare in aula i termini della questione il presidente di Alpi Acque, Simone Mauro, il quale ha spiegato trattarsi di un recesso consensuale, frutto di un complesso accordo negoziale che ha richiesto una modifica allo statuto della stessa società Alpi Acque.
Il valore delle quote di Egea è stato quantificato in 3 milioni e 300 mila euro e sarà liquidato, con risorse proprie, in tre tranches: una a breve (entro l’anno), la seconda a fine 2025 e la terza ed ultima a fine 2026.
Da quel che si è capito, per la manutenzione del servizio di acquedotto e fognature non cambierà.
Ciò che invece cambia è che Alpi Acque, liquidato il socio privato Egea che deteneva il 49% delle quote, entrerà a far parte del consorzio pubblico Cogesi, che fa parte dell’ente di governo Ato 4 del cuneese.
Il provvedimento è stato votato all’unanimità dal Consiglio comunale e reso immediatamente esecutivo.