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| 07 ottobre 2024, 06:59

Sul pedaggio Asti-Cuneo le proteste astigiane: "Cirio lo ha fatto togliere, ma solo a Verduno"

Tra le preoccupazioni espresse anche l'aumento del traffico sulla Statale 231, conseguenza del tentativo di evitare il pedaggio

Disparità sul pedaggio Asti-Cuneo? I consiglieri di minoranza astigiani chiedono chiarimenti

Disparità sul pedaggio Asti-Cuneo? I consiglieri di minoranza astigiani chiedono chiarimenti

L'annuncio dell'esenzione dal pedaggio per un tratto dell'autostrada Asti-Cuneo ha sollevato polemiche ad Asti. I consiglieri comunali Mario Malandrone, Vittoria Briccarello, Mauro Bosia e Gianfranco Miroglio hanno presentato un'interrogazione al sindaco e agli assessori competenti, chiedendo spiegazioni sulla disparità di trattamento tra utenti cuneesi e astigiani.

Secondo quanto riportato, dal 14 ottobre 2024 il sistema di pagamento "free flow" verrà disattivato nel tratto tra Castagnito e Verduno, rendendo gratuito il transito. Tuttavia, come sottolineano i consiglieri, "gli utenti che percorrono l'A33 nel tratto tra Isola e Costigliole/Govone, che include anche molti automobilisti e camionisti astigiani, continueranno a pagare il pedaggio".

L'interrogazione solleva dubbi sull'equità della decisione, evidenziando come questa sembri "favorire gli utenti del cuneese e dell'albese, lasciando invece penalizzati i cittadini astigiani". I consiglieri chiedono chiarimenti sulle motivazioni di questa scelta e domandano: "Quali misure concrete intende adottare l'amministrazione comunale e provinciale per tutelare gli interessi dei cittadini astigiani?".

Tra le preoccupazioni espresse c'è anche l'aumento del traffico sulla Statale 231 di Motta, conseguenza del tentativo di evitare il pedaggio. I firmatari dell'interpellanza chiedono se sia stata valutata la "possibilità di rivedere le convenzioni con il gestore dell'autostrada, al fine di garantire anche agli astigiani l'esenzione temporanea dal pagamento del pedaggio fino al completamento definitivo dell'opera nel 2025".

La questione solleva interrogativi sulla rappresentanza degli interessi astigiani a livello regionale e nazionale. I consiglieri domandano: "Perché il sindaco di Asti, nonché presidente della Provincia non era presente alla riunione (come il sindaco di Alba) o di persona o in videoconferenza?".

Redazione

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